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Cronaca Centro

"Liberi e Forti": boom di presenze al convegno organizzato all'istituto canossiano

Il leader del Family Day Massimo Gandolfini e l'avvocato Gianfranco Amato si sono ritrovati, dopo oltre un anno, a dividere il palco dell'evento organizzato da Enrico Renosto

TREVISO Riuscitissimo convegno ieri pomeriggio alle Canossiane di Treviso dove sullo stesso palco come relatori si sono seduti il primario neuriochirurgo Massimo Gandolfini, leader del Family day, il magistrato Pino Morandini e l'avvocato Gianfranco Amato, segretario nazionale del Popolo della famiglia. 

Numerosi i presenti, circa 300 persone, che hanno riempito per 2/3 il teatro della Canossiane. Nelle prime file hanno preso posto i rappresentanti delle varie associazioni cattoliche. In sala erano presenti anche il senatore Luciano Falcier, da Venezia, l'assessore comunale di Treviso Paolo Camolei, Vittorio Zanini, il tenore Grollo e molti altri. L'evento da segnalare è stata proprio la presenza congiunta di Gandolfini e Amato che non sedevano sullo stesso palco dal Family Day del 30 gennaio 2016, giorno del circo Massimo,in quanto in seguito alla nascita del partito Popolo della Famiglia, i rapporti tra le due anime del Family Day si erano congelati: Gandolfini non ha gradito il passo in avanti di Adinolfi e Amato . Il convegno Liberi e Forti, in terra trevigiana organizzato da Enrico Renosto, da anni impegnato sul fronte dei temi etici e sociali e componente dello staff organizzativo nazionale del Family Day,è riuscito a metterli insieme li dove in molti non erano riusciti.

Si è parlato di eutanasia, fine vita, teoria gender, crisi economica ed europea,immigrazione, scuola ecc. un convegno a 360 gradi su molti temi cari ai moderati di ispirazione cristiana cattolica. Si sono citati don Sturzo, De Gasperi e il beato Toniolo, i grandi pensatori democratici cristiani del 900 alla luce della pochezza programmatica e ideale degli attuali partiti. Renosto ha poi lanciato la sfida ad essere uniti ognuno nel proprio ruolo, anche nelle prossime competizioni elettorali, trovando la disponibilità e un segnale di ritrovata unità da leader presenti. Strada da fare ce né molta ancora, ma un passo importante è stato fatto: ora sta ai liberi e forti trevigiani lavorare per unire le forze moderate e creare una alternativa concreta. Non si parla ancora di lista e di partiti da mettere insieme e o creare, ma si avverte forte la spinta a proseguire uniti per il bene di una società migliore che potrebbe sfociare anche in una nuova formazione politica nazionale o ad una civica che comprenda i moderati trevigiani,da sperimentare anche a Treviso nel 2018.

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