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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Lavoratori della Coop Progetto Vita sul piede di guerra: “Pronti alla mobilitazione”

La denuncia dei Sindacati: “Gli operatori del servizio di assistenza scolastica alla disabilità non percepiscono lo stipendio da metà novembre. l’ULSS si faccia garante nel pagare gli arretrati”

TREVISO “Oltre alle tante inadempienze contrattuali, i lavoratori e le lavoratrici della Coop Progetto Vita di Sondrio sono senza stipendio da mesi, precisamente da metà novembre. Una situazione ormai insostenibile che richiama l’Ulss, committente dell’appalto per i servizi di assistenza scolastica alla disabilità, a farsi garante per le spettanze mancanti”. Ecco la denuncia e l’appello di FP CGIL e FISASCAT CISL di Treviso che “anche confidando nel coinvolgimento dei familiari dei piccoli assistiti” si dicono pronti alla mobilitazione.

Coop Progetto Vita, vincitrice dell’appalto per il servizio di assistenza alla disabilità scolastica presso l’ex Ulss 7, impiega sul territorio 130 dipendenti per la quasi totalità donne con contratto a part-time. “Sin dal suo insediamento, nel 2012, la Coop ha sempre pagato con ritardo gli stipendi - denunciano i Sindacati -, e in parte, ma in alcuni casi in toto, non ha provveduto al versamento dei TFR ai fondi pensione complementari. Innumerevoli poi sono stati gli errori nelle buste paga per non parlare delle distorsioni nell’applicazione del CCNL. A fronte di queste gravi mancanze – spiegano Alberto Lopin per FP CGIL e Claudia Carafiglia per FISASCAT CISL - le OOSS hanno ripetutamente cercato un dialogo con la Coop senza nulla ottenere, negando la possibilità di incontro e ignorando le decine di lettere inviate nel richiedere delucidazioni relativamente ai casi che hanno coinvolto i singoli dipendenti. Lavoratori - sottolineano i Sindacati - che garantiscono un servizio molto delicato, portato finora avanti grazie allo sforzo morale ed economico e al valore che danno al loro lavoro quotidiano”.

“La situazione però non è più procrastinabile né tollerabile - continuano le sigle sindacali - chiediamo pertanto all’Ulss, essendosi da subito fatta attenta nei confronti del personale della Coop, di operare a loro garanzia come soggetto transitorio al pagamento delle spettanze dovute, liquidando direttamente gli stipendi arretrati. In assenza di soluzioni concrete i lavoratori non avranno altra scelta che dare il via alla mobilitazione, cosa che avrà di fatto anche ricadute sul servizio erogato. Proprio per questo confidiamo - concludono Lopin e Carafiglia - di essere sostenuti anche dai familiari degli assistiti”.

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