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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Conte: «Chiudiamo in tutta Italia ogni attività produttiva non necessaria»

I supermercati restano aperti, anche la domenica. Lo ha comunicato il premier Giuseppe Conte sabato sera: sono i nuovi provvedimenti per arginare la diffusione del coronavirus

«Oggi abbiamo deciso di compiere un altro passo: di chiudere nell'intero territorio nazionale ogni attività produttiva che non sia strettamente necessaria, cruciale, indispensabile a garantirci beni e servizi essenziali». Così il presidente Giuseppe Conte, nella serata di sabato 21 marzo, ha annunciato le nuove restrizioni decise dal governo per arginare la diffusione del Coronavirus, che negli ultimi giorni non si è arrestata. «Abbiamo lavorato con i sindacati e le associazioni di categoria - ha detto - per stilare una lista dettagliata in cui sono indicate le filiere produttive delle attività e dei servizi di pubblica utilità, quelli che sono più necessari per il funzionamento dello Stato in questa fase di emergenza».

Aperti supermercati, alimentari e farmacie

«Continueranno a rimanere aperti tutti i supermercati e tutti i negozi di generi alimentari e prima necessità - ha specificato -. Non abbiamo previsto nessuna restrizione sui giorni di apertura dei supermercati, invito tutti a mantenere la calma non c'è ragione di fare una corsa agli acquisti, di creare code che non si giustificano. Resteranno aperte anche farmacie e parafarmacie, servizi bancari, postali, assicurativi finanziari. Assicureremo tutti i servizi pubblici essenziali (ad esempio i trasporti), le attività connesse, accessorie e funzionali a quelle essenziali. Al di fuori di queste consentiremo solo lo svolgimento del lavoro in modalità smart-working e le attività produttive ritenute rilevanti per la produzione nazionale. Rallentiamo il motore produttivo del paese, ma non lo fermiamo. È una decisione non facile, ma che ci predispone ad affrontare la fase più acuta del contagio. Si rende necessaria oggi, in particolare, per contenere quanto più possibile la diffusione dell'epidemia».

«È la crisi più difficile che il paese sta vivendo dal dopoguerra - ha detto ancora Conte - Le misure fin qui adottate richiedono tempo per mostrare i loro effetti, dobbiamo continuare a rispettare tutte le regole. Restare a cassa e rinunciare a radicate abitudini non è facile, ma non abbiamo alternative. Dobbiamo resistere, solo così potremo tutelarci».

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