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Cronaca Paese

Cambiali per i corsi di recitazione: truffate decine di famiglie

Sotto accusa una compagnia padovana che proponeva ai suoi giovani iscritti il pagamento delle rate di iscrizione con bollettini rivelatisi cambiali non rimborsabili

Il mondo dello spettacolo può essere allettante per le giovani promesse, ma anche ricco di brutte sorprese. Diverse sono infatti le agenzie e le scuole di moda, canto e recitazione che promettono mari e monti purché venga sottoscritto un contratto di iscrizione con loro.

L'associazione Consumatori 24, dopo numerose segnalazioni ricevute, sta osservando con attenzione la vicenda per evitare alcune criticità. In particolar modo, secondo le testimonianze ricevute, è emerso che una società padovana, in sede di conclusione del contratto, non offriva le opportune informazioni commerciali né ai partecipanti né ai loro genitori. I contratti si aggiravano intorno ad un valore di oltre 5mila euro annui e, in sede di accordo, veniva data la possibilità di rateizzare l’importo grazie al pagamento di diciotto "semplici bollettini". La truffa avveniva quando il ragazzo o la ragazza iscritti al corso, nel pieno dei loro diritti circa l’annullamento del contratto sottoscritto, non potevano più partecipare per motivi organizzativi, come accavallamento con gli orari scolastici, o sopraggiunti imprevisti. I genitori firmatari o i ragazzi stessi, se maggiorenni, scoprono, in fase di annullamento, di aver sottoscritto delle cambiali e pertanto di essersi impegnati comunque in maniera strettamente vincolante al pagamento delle stesse. Di fatto, nei casi segnalati, gli iscritti si sono ritrovati a non poter usufruire del servizio, mantenendo però l’obbligo di pagamento degli importi

Alcune delle decine di persone che si sono rivolte all'associazione Consumatori 24 sono ad esempio la signora M.A, residente a Valdobbiadene, la cui figlia minorenne non ha mai potuto partecipare al corso per motivi di natura fisica sorti successivamente alla sottoscrizione del contratto e per il quale la madre ha sottoscritto per appunto le cambiali che non è stato possibile, senza la disponibilità della società, sospendere momentaneamente. La signora Z.R., residente a Paese, per mancata partecipazione al corso del figlio per accavallamento con gli orari scolastici non ha potuto sospendere i pagamenti dei corsi. Casi che non si limitano alla sola provincia di Treviso. La figlia della signora R.A., residente ad Arzignano (VI), non ha potuto partecipare a nessuna lezione a causa del lockdown ma, nonostante questo, le cambiali sono continuate ad arrivare in banca mensilmente. Mamma e figlia vicentine hanno tempestivamente richiesto supporto per la risoluzione del problema all'associazione Consumatori 24, che si è già attivata attraverso il suo ufficio legale anche nelle competenti sedi per la risoluzione della vertenza.

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