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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Lotta contro la chiusura degli uffici postali e il servizio di consegna posta a giorni alterni

Ecco l'opinione di Daniele Dal Mas per il Comitato "Uniti per Valsalega"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

TREVISO - Sono ben 25 gli uffici sportelli che rischiano di dover abbassare le serrande o aprire solo in alcuni giorni, nella Marca. Ad essere interessati dalla riorganizzazione messa a punto da Poste Italiane sono comuni di Borso del Grappa, Cavaso del Tomba, Cessalto, Chiarano, Cison di Valmarino, Follina, Fregona, Gorgo al Monticano, Mansuè, Maser, Miane, Monastier, Monfumo, Nervesa della Battaglia, Paderno del Grappa, Portobuffolè, Possagno, Revine Lago, Sarmede, Segusino, Tarzo, Valdobbiadene, Zenson di Piave. "Il Governo garantisca il servizio universale di corrispondenza su tutto il territorio nazionale, compromesso dal contratto di programma 2015-2019 tra Poste Italiane e Ministero dello Sviluppo Economico, che, con il cosiddetto Piano di razionalizzazione, ha introdotto la consegna a giorni alterni della corrispondenza e ha dato il via alla chiusura di numerosi uffici postali nei piccoli centri, privando così moltissimi Comuni italiani di un servizio essenziale, come appunto quello postale, per il quale Poste incassa 262,4 milioni di euro l’anno di soldi pubblici”.

“Questo scellerato piano di riorganizzazione messo in atto con il benestare del Governo e che andrà a regime ad inizio 2018 - spiega Spessotto - e che coinvolgerà circa 4300 comuni, contrasta a nostro avviso con le norme Ue che obbligano gli Stati membri ad assicurare la raccolta e la distribuzione degli invii postali al domicilio del destinatario ‘come minimo cinque giorni lavorativi a settimana’ (e non come fa poste, per 5 giorni ogni 2 settimane) e che, solo in presenza di circostanze o condizioni geografiche eccezionali, sia ammissibile la fornitura per un numero inferiore di giorni. Profili di eccezionalità che, per ammissione delle stesse Poste Italiane, sono assenti”.

Comunicato comitato"Uniti per Valsalega: "Ringrazio l'onorevole Spessotto per la presa di posizione,mi auguro anche altri esponenti politici si muovano al Ministero per contrastare il taglio dei servizi da parte di Poste Italiane(ricordo che in passato sul taglio dei servizi erano intervenute anche l'Onorevole Rubinato e la Puppato)e noi ricordiamo che i Comuni di Fregona, Revine Lago e Segusino, ad esempio sono riconosciuti da leggi regionali e nazionali come 'montani' poichè siti in aree disagiate e oltrettutto in virtù di recenti sentenze emesse dai T.A.R,proprio i Comuni montani non devono essere toccati dal piano di razionaizzazione di Poste Italiane. Se Poste italiane conferma il piano dei tagli ci auguriamo il Ministero intervanga per far pressing alla stessa società ,che in caso contrario rischia di creare disservizi a molte zone che sono in via di spopolamento e che invece andrebbero maggiormente tutelate e salvaguardate. La consegna dei giorni alterni della posta potrebbe essere il primo passo per poi arrivare alla chiusura di molti uffici postali. Daniele Dal Mas Comitato "Uniti per Valsalega".

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