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Cronaca

Non solo fisco: i numeri delle Fiamme gialle da gennaio a maggio

In occasione della celebrazione del 238° anniversario dalla fondazione della Guardia di Finanza, le Fiamme gialle venete hanno diffuso i dati relativi all'attività svolta sul territorio nei primi 5 mesi del 2012

Duecentotrentotto anni di lotta ai reati fiscali. In occasione dell'anniversario della fondazione delle Fiamme gialle, celebrato ieri a Venezia, la Guardia di finanza del Veneto ha diffuso i numeri e tracciato il bilancio dell'attività svolta nei primi cinque mesi del 2012.

Gli sforzi dei finanzieri veneti si sono diretti, soprattutto, nel senso della lotta a evasione fiscale e sprechi di denaro pubblico, dell'aggressione a patrimoni e capitali della criminalità organizzata e del contrasto a contraffazione e traffici illeciti.

EVASIONE FISCALE - Da gennaio a oggi, la Guardia di finanza veneta ha portato allo scoperto capitali evasi al fisco per 1,4 miliardi di euro e dichiarazioni di costi non deducibili per  800 milioni. 325 sono gli evasori totali o paratotali scoperti, con una base imponibile accertata superiore a 1,1 miliardi di euro.

Il valore dei sequestri effettuati dalle Fiamme gialle si aggira intorno a 83 milioni di euro.

L'attenzione dei finanzieri si è concentrata sulle cosiddette "frodi carosello", ovvero truffe realizzate attraverso il coinvolgimento di altri Paesi dell'Unione Europea. Questo tipo di raggiri contempla la creazione di società "cartiere", vuote, prive di una reale struttura operativa, all'unico scopo di emettere fatture false.

Da gennaio a maggio sono state denunciate, perché coinvolte in "truffe carosello", 40 persone, con un'evasione di Iva superiore a 41 milioni di euro.

EVASIONE INTERNAZIONALE - Il lavoro delle Fiamme gialle si è rivolto, quindi, anche all'estero. Residenze fittizie all'estero, organizzazioni stabili non dichiarate, operazioni di "transfer pricing": le evasioni portate alla luce hanno un volume di 562 milioni di euro.

LOTTA ALLO SPRECO - Tornando in casa, poi, importanti sono stati anche gli interventi di lotta agli sprechi di denaro pubblico, con l'emersione di casi per 3,5 milioni di euro. In particolare, si è trattato di frodi nell'erogazione di incentivi pubblici a sostegno e per il rilancio di attività infrastrutturali, energetiche e industriali, e di frodi nei bilanci previdenziali.

LAVORO NERO E ATTIVITÀ COMMERCIALI - Dagli sprechi al lavoro irregolare: i finanzieri hanno individuato in tutto il territorio regionale 1.740 lavoratori "in nero" e verbalizzato 239 datori di lavoro.

10.702 sono stati invece i controlli operati negli esercizi commerciali veneti sull'emissione di scontrini e fatture, con un esito del 23,10 per cento di irregolarità riscontrate.

DROGA E CONTRAFFAZIONE - In un periodo di crisi come quello che stanno vivendo i trevigiani e i veneti, i prodotti contraffatti, con i loro prezzi competitivi, risultato sempre più appetibili. Tanto che dai finti prodotti di lusso, il mercato si è allargato ai prodotti di uso comune, all'agro-alimentare e ai medicinali. A dimostrarlo il fatto che da genneio a oggi la Guardia di finanza abbia sequestrato in Veneto ben 10 milioni di prodotti "taroccati".

Altra piaga del Triveneto il traffico di stupefacenti. In cinque mesi sono stati individuati e sottoposti a sequestro quattro quintali di sostanze stupefacenti: 23,5 chilogrammi di cocaina e 358 chilogrammi tra hashish e marijuana.

CRIMINALITÀ ORGANIZZATA - La lotta al riciclaggio si è mossa in due direzioni, da una parte attraverso le 114 indagini di Polizia giudiziaria condotte, dall'altra con l'approfondimento investigativo dil 161 segnalazioni di operazioni sospette. Durante i controlli nelle aree doganali sono stati intercettati e bloccati trasferimenti illeciti di denaro, da e verso l'estero, per circa 27 milioni di euro.

Nel complesso sono state una ventina le persone oggetto di accertamento in questo senso, mentre 9 sono state denunciate per usura e 180 per reati bancari, finanziari, societari e fallimentari.

LO SFORZO CONTINUA - L'attività delle Fiamme gialle, tuttavia, non si esaurisce qui. I finanzieri del Veneto e del Triveneto porteranno avanti i "piani coordinati di controlli del territorio", per verificare l'emissione di scontrini e ricevute fiscali, rilevare gli indici di ricchezza, contrastare la contraffazione, l'abusivismo commerciale e il lavoro nero.

E' stato avviato inoltre in "piano di interventi" mirato a contrastare gli affitti in nero, in particolare nelle località di villeggiatura e nelle città universitarie.

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