rotate-mobile
Cronaca Montebelluna / Viale Lodovico Giuseppe Manin

Degrado al Parco Manin di Montebelluna: rifiuti e vandali, lanciata una petizione online

Immondizia galleggiante nel laghetto, cestini stracolmi e lattine di birra sparse lungo l'area verde anche di notte: ecco quello che si può trovare nella più importante area cittadina

MONTEBELLUNA Degrado e vandali ogni singolo giorno da oltre un anno. Questa l'incredibile situazione che sta vivendo il parco pubblico di Barchessa Manin a Montebelluna. Un caso che è stato anche portato all'attenzione dell'amministrazione comunale nella persona del sindaco, ma che a quanto pare ancora non è stato risolto, tanto che una petizione online aperta il 4 maggio 2016 è stata recentemente riaperta visto il perdurare della problematica, raggiungendo già centinaia di sottoscrizioni.

Degrado Villa Manin a Montebelluna

LA PETIZIONE "All'interno del Parco Manin di Montebelluna sempre più spesso si riscontrano degrado, rifiuti e spazzatura, senzatetto e sbandati, oltre a ragazzini ed extracomunitari che si ubriacano di birre e superalcolici. Con questa petizione i cittadini di Montebelluna chiedono di poter tornare a riappropriarsi dello spazio verde più bello della città, proponendo 5 punti all'attenzione della giunta comunale: l'applicazione della Delibera C/C n°116 del 27-11-2014 che vieta gli alcolici al parco, e sua affissione nelle bacheche, anche in diverse lingue; il controllo del parco tramite telecamere fisse, sia aumentando il numero delle stesse, sia dotando gli agenti di polizia municipale di una applicazione telefonica per il controllo in tempo reale su terminali portatili senza necessità di essere presenti fisicamente sul posto; l'aumento della vigilanza negli orari 'sensibili', esempio quelli in prossimità della chiusura del parco; il fissare le panchine al terreno tramite appositi sistemi, o tramite imbullonatura alle pavimentazioni e infine la concessione gratuita degli spazi del parco nei weekend a tutte quelle associazioni presenti nel territorio comunale che ne facciano richiesta per la diffusione delle loro attività (sportive, culturali, ecc.).

LE SEGNALAZIONI Per capire al meglio l'evolversi della situazione del Parco Manin basta seguire il diario-segnalazione di un residente locale come Emiliano Guerra che ci scrive: "La mattina del giorno 24 luglio sul prato e nel canale d'acqua c'erano numerose bottiglie e lattine di birra a testimonianza di persone che occupano l'area di notte, contrariamente a quanto previsto dagli orari stessi del parco. In vista delle proiezioni cinematografiche serali che sarebbero iniziate il 28 luglio scorso, si auspicava che la situazione venisse tenuta sotto controllo, ed eventuali trasgressori sanzionati, ma nulla di tutto ciò è avvenuto, per l'ennesima volta. Anche perchè alcuni ignoti avrebbero persino piegato volontariamente due poveri alberi di ulivo".

"Si tratta di una situazione ormai giornaliera, tanto che già la mattina del giorno 6 luglio si potevano trovare bottiglie di birra e lattine sparse sul prato del parco, all'interno del laghetto e lungo il canale, a testimonianza del consumo di alcolici che si verifica durante la notte - continua Guerra - Il pomeriggio del giorno 19 luglio, invece, c'erano cestini colmi di bottiglie e lattine nonostante l'ordinanza anti-alcolici. La situazione era talmente fuori controllo che si poteva paragonare il degrado del parco montebellunese alle vergognose vicende che succedono quotidianamente a Treviso ai giardinetti di Sant'Andrea, per le quali l'amministrazione del capoluogo ha emesso un'apposita ordinanza che vieta ai negozianti di vendere alcolici dopo le 14:30 e fino alla loro chiusura. Teniamo poi conto che i cittadini montebellunesi che alla mattina attraversano il parco possono rischiare di svegliare 'persone' che bivaccano (perchè ci dormono di notte forse?)".

"In data 20 luglio poi, nonostante fosse stata annunciata l'imminente sostituzione della pavimentazione in legno del porticato come dichiarato nel febbraio 2016 (quindi oltre diciotto mesi fa), la struttura dell'ingresso est del parco è ancora in condizioni di estremo degrado. Tra l'altro, è stato più volte chiesto agli uffici comunali la tempistica della sostituzione - chiosa Emiliano Guerra - almeno per rendere decente uno degli ingressi più frequentati del Parco. Alla luce dell'estremo ritardo accumulato da questa semplice manutenzione, mi permetto di dare un suggerimento: la prossima volta meno slogan e più fatti concreti".

"Infine, andiamo alla mattina del giorno 20 luglio: ho trovato bottiglie e lattine di birra a testimonianza del consumo di alcolici, che si protrae nottetempo in maniera continuata e continuativa, inoltre nel piccolo lago galleggiavano (da parecchie settimane) immondizie e spazzatura di ogni genere, tanto che ormai si trattava di una palude acquitrinosa - racconta il residente con a cuore Villa Manin - La targa a bordo del laghetto ricorda che lo stesso è dedicato alla memoria del maresciallo dell'Esercito Daniele Paladini (perito in Afghanistan) e vedere quindi questo specchio d'acqua pieno di bottiglie e sporcizia galleggiante, oltre che infestato da erbacce, non fa molto onore a questa 'dedica'. Infine, diversi tratti dei percorsi ciclo-pedonali che attraversano il parco risultano allagati, oltre ad alcune zone del prato stesso. Capita spesso che questi percorsi vengono sistematicamente allagati ogni mattina a causa dell'errata e maldestra impostazione degli irrigatori, così da far risultare inservibili alcuni tratti dei camminamenti. Mi auguro perciò che venga ripulito e sistematuto tutto al più presto, anche perchè segnalazioni come questa sono già state inviate molte altre volte al Comune nei mesi precedenti ma non è mai stata risolta la problematica.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Degrado al Parco Manin di Montebelluna: rifiuti e vandali, lanciata una petizione online

TrevisoToday è in caricamento