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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Roncade

Autostrada A4, demolito in sei secondi il vecchio ponte sul Piave

L'abbattimento del viadotto la notte tra martedì e mercoledì. Sono state impiegate 320 cariche di esplosivo per far brillare l'infrastruttura, che è crollata in pochi secondi

E' bastata una manciata di secondi per far crollare il vecchio ponte sul fiume Piave, la notte tra martedì e mercoledì.

Una serie ravvicinatissima di tonfi sordi e una nuvola di fumo denso hanno accompagnato il crollo del ponte. La rapidità dell'operazione, durata sei secondi in tutto, è stata ottenuta con il posizionamento di ben 320 cariche esplosive, che come un domino hanno fatto cadere uno sull'altro i tredici piloni del viadotto.

Dietro quei pochi secondi, però, c'è stato un lungo lavoro di preparazione, iniziato all’alba di martedì 6 agosto e proseguito per tutta la giornata. Sono state oltre un centinaio le persone coinvolte nelle operazioni: non solo il personale di Autovie Venete, che ha curato la chiusura dell’autostrada A4 nel tratto interessato dai lavori, ma anche lo staff della Concessionaria impegnato nel cantiere, le maestranze delle ditte che stanno realizzando la terza corsia fra Quarto D’Altino e San Donà di Piave, le pattuglie della Polstrada e i tecnici della Tecnomine, l’impresa che ha curato la demolizione e una cinquantina di persone fra Protezione Civile e dipendenti delle aziende impegnate nel cantiere sono hanno lavorato per garantire la sicurezza.

Tutta la zona limitrofa all’area dell’intervento è stata sorvegliata minuziosamente, a partire da un’ora prima dell’inizio delle operazioni. Alle 22 è stata chiusa l’autostrada, alle 22.30 si è conclusa la verifica del deflusso di tutti i veicoli dalla sede stradale, alle 23.06 il segnale: tre bengala verdi hanno attraversato il cielo e un minuto dopo il primo pilone è caduto e a catena tutti gli altri.

Ci ha impiegato molto di più a diradarsi la densa nuvola di fumo dalla quale è poi emerso solo il nuovo viadotto.

Un folto pubblico ha voluto assistere all’evento, riunito in un’area protetta all’interno del cantiere. Tra i presenti l’assessore regionale ai trasporti del Veneto Renato Chisso, l’on. Lucio Leonardelli già Autovie è stato consigliere e vice-presidente, l’ingegner Giorgio Desideri, project manager di Impregilo, oltre al direttore generale di Autovie Venete ingegner Enrico Razzini e al direttore dei lavori ingegner Denis Padoani con tutto il suo staff.

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