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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Dimentica di esporre il permesso per disabili e le portano via l'auto, 44enne vince la causa davanti al giudice di pace

Stefania Paoletti, 44enne trevigiana residente in piazza Pola, aveva avuto anche una contravvenzione di 165 euro e il "taglio" di quattro punti dalla patente perchè si era dimenticata di esibire il contrassegno che le consente nelle aree di sosta riservate agli invalidi. Ma il tribunale ha accolto il suo ricorso

La norma, citata anche dal comandante della Polizia Locale di Treviso Andrea Gallo, dice espressamente che non devono rispondere delle violazioni amministrative coloro che si trovino in stato di necessità, aggiungendo che di questo si deve occupare eventualmente il giudice e non l'operatore che rileva l'infrazione. Così è stato. Stefania Paoletti, 44enne trevigiana residente in piazza Pola, cui la "municipale" ha prelevato la macchina ed elevato una contravvenzione di 165 euro, oltre a tagliarle quattro punti dalla patente perchè si era dimenticata di esporre il contrassegno che le consente di parcheggiare nello stallo di sosta riservato agli invalidi che si trova proprio davanti casa sua, ha vinto la causa davanti al giudice di pace di Treviso, che oggi, lunedì 6 gennaio, ha tolto la multa e annullato la decurtazione dei punti dalla patente.

Il 25 febbraio scorso la Paoletti, rientrando dal lavoro, parcheggiò la propria Mazda in uno dei due stalli per invalidi presenti in Piazza Pola. La donna era però alle prese con fitte molto forti al capo, una emicrania dovuta ai medicinali che assume come cura farmacologica contro la sua condizione e si scorda di esporre il tagliando.

«Il mattino dopo - spiega la Paoletti - una volta scesa per riprendere la vettura mi accorgo che non c'è più. Chiamo i vigili urbani, convinta di essere stata vittima di una furto, ma con mia sorpresa mi dicono che la macchina l'hanno presa loro e che è a disposizione in deposito presso un carro attrezzi, senza dirmi il motivo della rimozione». «Ho pagato i 145 euro per riprendere l'auto e qualche giorno dopo mi è arrivato il verbale di contestazione perchè avrei parcheggiato priva del permesso. Ho subito contattato il comando e inviato una mail con la copia del tagliando ma mi è stato che non era possibile procedere in autotutela e che quindi la sanzione amministrativa veniva confermata».

«E' stata fatta una scelta di buon senso - spiega l'avvocato Fabio Capraro, che si era assunto la difesa della donna "pro bono" - la signora Paoletti aveva il permesso, lo ha sempre usato ma quella volta, a causa delle condizioni di salute, si era dimenticata di esporlo. Francamente mi sarei aspettato che l'amministrazione comunale, in autotutela, cancellasse la sanzione. Invece siamo stati costretti a andare di fronte ad un giudice, che ha comunque capito la situazione».

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