rotate-mobile
Cronaca Conegliano

Social network e chat, aumenta la dipendenza dei giovani da internet

Lo denuncia l'azienda sanitaria Ulss 7 di Conegliano, che lancia un progetto a supporto di genitori ed educatori

Sono sempre più diffuse tra i giovani coneglianesi le dipendenze da internet. A dirlo è l'Ulss 7, che ha pronto un progetto per illustrare a genitori ed educatori le profonde modifiche che hanno interessato il “pianeta internet” negli ultimi anni e accompagnare adulti e ragazzi a orientarsi nel web.

Il nome del progetto è “La Città invisibile. Navigazione sicura su internet” e rappresenta una delle ventinove iniziative di educazione e promozione della salute proposti dall’Ulss 7 alle scuole per l’anno scolastico che si appresta a iniziare.

"Nell’arco di questo ultimi dieci anni - spiega Francesco Pignatelli, psicologo del Servizio per l’Età Evolutiva dell’Ulss 7 - internet si è trasformato da pianeta in galassia, con conseguente radicale modifica dei dubbi e degli interrogativi dei genitori. Problematiche come la pornografia sul web sono una preoccupazione ormai quasi secondaria, mentre dilagano nuovi fenomeni quali il cyberbullismo, la dipendenza e altri fenomeni purtroppo sempre più diffusi come il sexting (scambio di messaggi, foto e video a sfondo sessuale) o i giochi spinti nelle videochat".

"Dieci anni fa – prosegue Pignatelli - la nostra Ulss registrava qualche isolata richiesta di intervento o di semplice consulenza da parte di genitori preoccupati di quello che poteva succedere ai propri figli, soprattutto l’esposizione a contenuti inidonei e il rischio di subire adescamenti o molestie in rete. Oggi invece sono in costante aumento le richieste di aiuto per altre problematiche, tra cui la dipendenza, soprattutto da videogiochi online e da social network, e per il nuovo fenomeno delle false identità: ragazzi che nei social network si presentano con identità inventate, allo scopo di interagire con gli altri sentendosi diversi da quello che sono, più simili a quello che vorrebbero essere. Genitori ed educatori si trovano, oggi, a relazionarsi con bambini e ragazzi che sempre più vivono immersi in una realtà che noi chiamiamo ‘virtuale’, ma che per loro, i nativi digitali, è più reale del reale".

"E’ un peccato - conclude Pignatelli - che la maggior parte dei giovanissimi usi ancora la rete in maniera tanto superficiale, ignorando quasi completamente le possibilità di creatività e di crescita che questa può offrire”.

 Il progetto si articola in alcuni incontri nel corso dei quali viene spiegato a genitori ed educatori come il web si sia trasformato da strumento attraverso il quale si svolgevano delle attività a comunità nella quale la generazione dei nativi digitali, sta dando vita a modelli di rapporti interpersonali, di comunicazione e di società radicalmente diversi da quelli del passato. 
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Social network e chat, aumenta la dipendenza dei giovani da internet

TrevisoToday è in caricamento