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Cronaca Nervesa della Battaglia

Bagni vietati nelle acque del Piave: il sindaco mette in guardia i cittadini

Il divieto è scattato nell'affollatissima area di Campagnole nel comune di Nervesa della Battaglia. Nonostante l'obbligo di non entrare in acqua sono in molti ad aggirare i controlli

NERVESA DELLA BATTAGLIA E' guerra aperta tra il sindaco Fabio Vettori e le decine di bagnanti che negli ultimi giorni hanno preso d'assalto le rive del fiume Piave all'altezza del comune di Nervesa.

Non sembrerebbe esserci nulla di strano, all'apparenza, ma le acque del fiume sacro alla Patria sono davvero pericolosissime per chi non le conosca davvero bene. E così, per evitare episodi tragici come quello risalente all'anno scorso quando un giovane bagnante perse la vita durante un bagno in compagnia di alcuni amici, il primo cittadino ha emesso un'ordinanza con la quale vieta a tutti di entrare nel Piave per una nuotata tanto rinfrescante quanto pericolosa. La decisione, riportata da "Il Gazzettino di Treviso", ha già fatto storcere il naso a più di qualche nuotatore e sono già in molti ad aver provato ad aggirare il divieto. Purtroppo, ad oggi, il Comune non dispone di abbastanza uomini da schierare per il controllo delle sacre rive. Chi volesse fare il bagno nella zona affollatissima di Campagnole quindi potrebbe entrare in acqua senza problemi ma correndo un rischio molto elevato. Paradossalmente basterebbe scendere di alcuni chilometri fino a Maserada per immergersi in tutta sicurezza trovando un fondale piatto e con pochi dislivelli. Cosa che a Nervesa è invece impossibile da fare. Le acque infatti passano da una profondità di appena pochi centimetri a punti fondi fino a tre metri. Un pericolo davvero troppo elevato.

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