Tifone Filippine, ore di preoccupazione per due missionari trevigiani
Di Don Pietro Geremia e don Giovanni Vettoretto, originari di Castello di Godego e Paese, non si avevano notizie. Domenica il contatto telefonico: stanno bene e sono impegnati nei soccorsi
Nell'inferno di questi giorni, nelle Filippine, ci sono anche due missionari trevigiani, don Pietro Geremia, originario di Castello di Godego, e don Giovanni Vettoretto, di Paese.
Dopo ore di preoccupazione - racconta la Tribuna di Treviso - domenica pomeriggio don Giuseppe Geremia, parroco di Cimadolmo e fratello di don Pietro, è riuscito a stabilire un contatto telefonico.
Don Pietro, 75 anni, ha rassicurato il fratello: sta bene anche se la situazione nella missione di Mindanao è difficile e non sempre le comunicazioni sono facili. La difficoltà nelle comunicazioni crea apprensione anche tra i circa settecento filippini residenti in provincia di Treviso, che non riescono a mettersi in contatto con i loro cari.
Con don Geremia, a Mindanao, anche don Vettoretto, in buone condizioni e impegnatissimo nelle prime operazioni di soccorso.
Fortunatamente l'isola di Mindanao non è stata particolarmente colpita dal tifone Haiyan, ma nel resto del Paese si parla di una vera e propria ecatombe. I morti sarebbero diecimila nella sola città di Tacloban ma altre migliaia di persone risultano ancora disperse.
Ora, sebbene indebolito, Haiyan fa paura anche a Vietnam e Cina, dove il tifone si sta dirigendo. In Vietnam sono già state evacuate circa 600 mila persone.