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Cronaca Vittorio Veneto

Anche il vittoriese don Segat nella lista nera dei neonazisti

In cima all'elenco c'è il nome del sacerdote di Vittorio Veneto, seguito da altri religiosi, politici, amministratori, giornalisti e attivisti dei diritti umani

La loro colpa è quella di occuparsi di immigrati. Per questo sono finiti sulla lista nera pubblicata dal sito neonazista Stormfront, appendice italiana dell'organizzazione guidata dall'ex leader del Ku Klux Klan, Don Black.

La lista comprende politici, magistrati, religiosi, attivisti dei diritti umani e giornalisti e in cima compare il nome del sacerdote della diocesi di Vittorio Veneto, Ezio Segat. Il "reato" imputato al religioso dai membri dell'organizzazione è quello di aver "preso i soldi raccolti dal Veneto Skin" e di averli "dati ai poveri fratelli immigrati".

Seguono don Segat Monsignor Cesare Nosiglia e don Fredo Oliviero. E poi il Governo Monti al gran completo; amministratori come il sindaco patavino Flavio Zanonato e la vicepresidente della giunta toscana Stella Targetti; vari politici, giudici e avvocati. E poi Roberto Malini di Everyone, Gad Lerner, Maurizio Costanzo.

L'organizzazione Everyone, presa di mira, spiega il sito neonazista diffonde da anni ideologie antisemite e razziste, che contrastano con le convenzioni internazionali sui diritti umani e con la Costituzione italiana. Everyone segnala, inoltre, che l'Italia è uno dei pochi Paesi europei a non aver ancora bandito il forum, perché il portale si appoggia a un server statunitense con sede il Florida. Ogni operazione di natura giudiziaria, quindi, se avanzata dalle sole autorità italiane, diviene estremamente cavillosa.

Perciò Everyone si è appellata alle autorità competenti statunitensi, chiedendo il  loro intervento per la messa fuori legge del sito.

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