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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Schede ospedaliere, nessun taglio per l'Ulss9 ma posti letto in più

Il direttore generale Giorgio Roberti ha spiegato in dettaglio il nuovo volto dell'azienda sanitaria trevigiana, dopo l'approvazione delle schede da parte della Regione

Sono stati svelati giovedì i dettagli delle schede ospedaliere approvate dalla Regione per la Ulss 9 di Treviso.

Il direttore generale dell'azienda sanitaria, Giorgio Roberti, rileva che "la delibera regionale vede confermato il ruolo dell’Ulss 9, riconoscendo il lavoro svolto negli ultimi anni, dalla razionalizzazione dei posti letto ospedalieri, al potenziamento dell’assistenza territoriale, alle intuizioni che hanno portato alla progettazione della Cittadella della Salute".

PIU' POSTI LETTO - "Mentre sostanzialmente le schede lasciano invariati i posti letto nei presidi ospedalieri - rileva Roberti - i trevigiani ne vedono attribuiti ulteriori 144 sul territorio, aprendo l’era delle strutture sanitarie 'intermedie'".

VERSO LA SETTIMA UNITA' - Roberti aggiunge che "Il potenziamento dell’attività territoriale non va a scapito dell’assistenza ospedaliera che, anzi, si arricchisce di alcuni punti di forza. Sono state confermate sei unità a direzione universitaria e si apre il percorso per aggiungerne una settima: Anatomia Patologica".

Dalla valorizzazione di servizi già esistenti, prendono forma tre nuove strutture complesse: la Senologia (Breast Unit), Chirurgia Plastica e le Malattie endocrine, del ricambio e della nutrizione. Una decina di unità operative, poi, hanno funzioni di riferimento o coordinamento provinciale o di vasta area: Cardiochirurgia, Neurochirurgia, Chirurgia Pediatrica, Cardiologia, Neurologia, Anatomia Patologica, Radioterapia, Oncologia, Terapia del Dolore, Neuroradiologia, Suem, Centro Trasfusionale.

CA' FONCELLO - Le schede approvate dalla Regione confermato il ruolo dell’Ospedale di Treviso all’interno della rete ospedaliera regionale, rinforzandone il riferimento di centro provinciale (HUB) per le specialità presenti, i volumi di attività assicurati e la qualità dell’assistenza erogata.

Di fatto, non ci sono differenze nelle dotazioni di posti letto per acuti, che vengono sostanzialmente confermati, mentre sono previste alcune nuove strutture complesse: Senologia, Chirurgia Plastica, Malattie Endocrine, del Ricambio e della Nutrizione.

ODERZO - E' stato confermato anche il ruolo dell’Ospedale di Oderzo come struttura della rete che garantisce attività di emergenza–urgenza e specialità di media complessità. In particolare negli ultimi anni sono stati sviluppati una serie di percorsi di integrazione con l’ospedale di Treviso, che hanno garantito la collaborazione e l'interscambio tra Unità operative.

Ad esempio, con la Pediatria, viene assicurato ad Oderzo un percorso autonomo e integrato, nell'ambito del dipartimento materno-infantile, oramai consolidato da qualche anno.

MOTTA - L’Ospedale Riabilitativo ad Alta Specializzazione di Motta di Livenza è stato invece riconosciuto nodo di rete monospecialistico di riferimento regionale a conferma dei risultati conseguiti nella sperimentazione gestionale pubblico-privato.

Hanno trovato inoltre conferma tutte le attuali Strutture a Direzione Universitaria: Audiologia, Neurochirurgia, Otorinolaringoiatria, Chirurgia Generale Epatobiliopancreatica e d’urgenza, Prima Medicina, Pediatria, con l'integrazione di una ulteriore, Anatomia Patologica.

ASSISTENZA TERRITORIALE - Nell’ambito dell’assistenza territoriale viene valorizzato il ruolo dei medici di Medicina Generale, implementando le forme associative più evolute, che prevedono team multi professionali che garantiscono la continuità assistenziale 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, e rappresentano il nuovo punto di salute della comunità, all’interno della rete assistenziale del distretto socio-sanitario.

INIZIATIVE GIA' AVVIATE - L'Ulss 9 ha già da tempo avviato alcune iniziative in linea con la programmazione regionale, in particolare: l’assistenza domiciliare integrata; specifiche procedure per le dimissioni protette dall’ospedale; 12 posti letto post acuzie presso le Residenze per anziani, prima anticipazione degli ospedali di comunità; la centrale unica territoriale CURA, riferimento per gli utenti in assistenza domiciliare.

In linea con la delibera regionale, inoltre, l'azienda sanitaria trevigiana sta definendo uno specifico piano aziendale per le liste d’attesa che prevede, tra l’altro, l’estensione degli orari di apertura al pubblico, sia delle strutture ospedaliere che di quelle ambulatoriali, finalizzato ad ampliare la disponibilità di prestazioni anche nei giorni festivi, prefestivi e negli orari serali dalle 20 fino alle 24.

Il piano sarà portato a pieno compimento entro settembre 2013, ma ad oggi i cittadini possono fruire, il sabato mattina, di prestazioni di Radiologia  presso l’Ospedale di Treviso e presso l’Ospedale Riabilitativo di Motta di Livenza, così come di visite specialistiche (Cardiologiche, Oculistiche, Odontostomatologiche e prestazioni di  Audiometria) presso il Poliambulatorio di Borgo Cavalli a Treviso. Anche strutture convenzionate come San Camillo e Arep contribuiscono a questo ampliamento di disponibilità. 

"Questo è il modello assistenziale sui cui i trevigiani vedranno improntare il futuro della loro sanità – conclude Giorgio Roberti - In sintesi: presa in carico e accesso ai servizi assistenziali corretto nei tempi nei modi e nei luoghi rispetto alla gravità del bisogno, al fine di garantire una risposta vicina al paziente cronico e quella giusta al paziente acuto. Questo ogni giorno, 24 ore su 24. Ora si tratta di continuare a lavorare e produrre il piano di applicazione per l’adeguamento alle linee indicate dalla Regione".

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