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Cronaca

E' morto Giuseppe Bortolussi, segretario e "anima" della Cgia

Il leader della Confederazione artigiani è spirato all'ospedale di Padova a causa di una lunga malattia. Luca Zaia lo ricorda con parole commosse

TREVISO- Una grave perdita per il mondo dell'economia e della politica. Per chi in questi anni quando arrivavano i lanci di agenzia che riportavano i risultati di una indagine della Cgia di Mestre dava per certi oramai correttezza e limpidezza dei numeri. Sabato sera è morto all'ospedale di Padova Giuseppe Bortolussi, segretario della Confederazione degli artigiani mestrina. Una realtà che da locale, grazie al suo ufficio studi, a più riprese ha assunto un ruolo nazionale. Facendo le pulci a bilanci, conti e numeri. Soprattutto sul fronte delle tasse. 

L'anima di questa realtà se n'è andata a 66 anni, a causa di una grave malattia che gli era stata diagnosticata sul finire dello scorso anno. Era ricoverato da qualche tempo nella struttura sanitaria euganea, ed era già stato sottoposto a un intervento che lo aveva debilitato. Ma la sua energia è rimasta intatta fino alla fine, quando attraverso il telefono ha continuato a gestire le attività della Cgia. Lascia la moglie, Mara, e le figlie Valentina, Gaia e Martina.

Originario di Gruaro, dove era nato il 4 agosto 1948, Bortolussi venne assunto nell'organizzazione 35 anni fa, e da allora la sua vita è cambiata. Tra numeri, indagini e dibattiti, è diventato uno degli opinion leader bipartisan in Italia. Simbolo di equilibrio e di equidistanza dai partiti, anche se nel 2010 si candidò alla Regione con il Pd da "esterno" nella guerra che già all'inizio sembrava persa con Luca Zaia, che poi divenne governatore. Ottenne un seggio in Consiglio regionale. Era stato assessore nel 1996 al commercio, turismo e sport del Comune di Venezia nella seconda giunta Cacciari; dal maggio 2005 al 28 marzo 2010 è stato assessore esterno alle Attività produttive del Comune di Venezia nella terza giunta Cacciari.

"E’ venuto a mancare un uomo, un padre e un amico di grande levatura morale, culturale e politica", dichiara in una nota la Cgia. Poche parole che racchiudono tutto il senso di gratitudine e di rispetto che negli anni Bortolussi era riuscito a conquistarsi non solo all'esterno ma anche all'interno dell'associazione. 

“Abbiamo perso un veneto vero, se ne va un pezzo della nostra recente storia regionale”. Così il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ricorda l'ex avversario alle Regionali 2010 Giuseppe Bortolussi. “Un uomo forte, determinato, scrupoloso negli approfondimenti di temi ai quali dedicava molto più che un normale interesse professionale, a difesa di quel sistema economico ed imprenditoriale che ha fatto la storia del Nordest – prosegue Zaia –. Ma anche un avversario leale, una persona con la quale, pur da posizioni diverse, ho avuto modo di confrontarmi in modo corretto e costruttivo. A lui in particolare si deve la creazione di quell’ufficio studi – sottolinea il presidente  – che da oltre vent’anni, attraverso attente analisi e puntuali accertamenti, fornisce preziosi elementi di valutazione sugli scenari economici, sull’azione dello Stato e dei governi in materia economica, fiscale e produttiva. Un laboratorio che in questi anni ha prodotto indagini e statistiche libere, oggettive e sempre più autorevoli, offrendo chiavi di lettura di fenomeni che hanno caratterizzato la vita politica del nostro Paese. A titolo personale e a nome della Regione del Veneto – conclude – porgo alla famiglia le più sentite condoglianze per la dolorosa e prematura perdita che ha subito”.

"Con la scomparsa di Giuseppe Bortolussi, Venezia perde un importante punto di riferimento per il mondo economico - dichiara il sindaco Luigi Brugnaro - Persona preparata, attenta e puntuale, si è sempre impegnato anima e corpo sia nel suo storico ruolo di Segretario della Cgia, sia negli incarichi pubblici che ha ricoperto come assessore comunale e consigliere regionale, dando voce e forza alle istanze degli artigiani e non solo. Ricordo, inoltre, l'importante lavoro di ricerca statistica, analisi e approfondimento che assieme ai suoi collaboratori ha saputo sviluppare a livello nazionale e che hanno dato lustro all'Associazione di categoria in cui egli ha operato. Con Giuseppe mi sono spesso confrontato e di lui ho potuto apprezzare la decisione e la tenacia con cui ha sempre portato avanti le proprie idee e le proprie battaglie. Esprimo alla famiglia il cordoglio mio personale e della Città di Venezia".


Ha avuto una prolifica produzione letteraria. Fra i suoi libri: Tassati e mazziati (Sperling & Kupfer, 2011), Evasori d’Italia (Sperling & Kupfer, 2012), Meno Imu (con Andrea Vavolo, Eir, 2012), L’economia dei suicidi (Marcianum Press, 2012).

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