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Cronaca

Emergenza PM10: "Si aspetta la pioggia… Ma ognuno deve fare la sua parte"

In accordo col “Patto dell’agglomerato di Treviso per il clima” siglato con Ca' Sugana e altri 12 comuni la CNA ha ristrutturato la sua sede portandola “a zero emissioni CO2”

TREVISO PM10, “si aspetta la pioggia per non piangere da soli”. Viene da parafrasare una nota canzone di De Andrè, nel vedere come le istituzioni trattano l’emergenza smog: un rimpallo di responsabilità  mentre la salute pubblica è fortemente a rischio.

«Occorre assumere provvedimenti che riducano strutturalmente l’inquinamento – afferma Giuliano Rosolen, direttore della CNA territoriale di Treviso -. Provvedimenti che non possono avere la scala di Treviso e neanche del Veneto: sotto la cappa di smog c’è tutta la Pianura Padana. Serve un’accelerazione significativa, con incentivi e sanzioni, per il passaggio dall’utilizzo delle energie fossili a quelle rinnovabili».

Anche a livello territoriale bisogna impegnarsi a fare la propria parte. A giugno 2016, il Comune di Treviso, insieme ad altri 12 Comuni della cintura urbana, ad alcune associazioni di categoria e ad alcune associazioni ambientaliste hanno condiviso e sottoscritto un patto per il clima, un patto per portare l’agglomerato di Treviso in classe A, in cui ogni attore si prendeva la propria parte di responsabilità e impegno nella riduzione dell’inquinamento.

Il “Patto dell’agglomerato di Treviso per il clima, l’energia, lo smog, il rumore, l’acqua e il suolo”  contiene una precisa visione di futuro per le nostre comunità che le vuole libere dall’inquinamento, salubri, sicure sotto il profilo energetico e contiene anche una serie di impegni con scadenze cogenti che porteranno una effettiva riduzione dell’inquinamento nel nostro territorio, un consistente risparmio per le famiglie e innovazione nel sistema produttivo, chiamato anch’esso a fare la propria parte per uno sviluppo sempre più sostenibile sul piano ambientale e sociale.

In accordo con l’impegno, la CNA, nel suo piccolo, ha optato per una ristrutturazione della sede territoriale di viale della Repubblica che ha portato l’edificio “a zero emissioni CO₂”. E sul fronte dell’attività associativa, continua l’impegno nella formazione e riqualificazione dei professionisti dei settori delle costruzioni e dell’impiantistica sui temi della ristrutturazione “verde” e del risparmio energetico. Percorsi fondamentali per immettere sul mercato professionisti in grado di intervenire sugli immobili in base ai protocolli green più avanzati.

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