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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Evasori fiscali, Feneal Uil: "Non tutti imprenditori sono disonesti"

Intervento di Feneal Uil sul caso di evasione fiscale emerso nel Trevigiano. Bortolotto difende gli impenditori trevigiani: "Non tutti sono disonesti"

Sull'evasione da 100 milioni di euro scoperta dalla Guardia di finanza di Treviso è intervenuto anche Celso Bortolotto, segretario provinciale della Feneal Uil di Treviso.

"Un sistema di frodi, evasione e sfruttamento del lavoro nero come questo inquina il mercato e danneggia gravemente il mondo produttivo", ha dichiarato Bortolotto.

"I sindacati lo denunciano da tempo, e non è una novità, anche il settore del legno non è immune da fenomeni di evasione e lavoro nero - ha spiegato spiega - I casi di falso in bilancio, di evasione e di nero di devono far riflettere sui danni che sistemi di illegalità organizzati e gestiti in metodo imprenditoriale come questi generano all'intero processo produttivo del comparto del legno".

Comunque la Uil difende la categoria degli imprenditori trevigiani: "Non bisogna pensare che tutti i nostri imprenditori siano evasori e, anzi, sono proprio gli onesti a risentire più di tutti di queste gravi forme di irregolarità e di sfruttamento, che inquinano il mercato creando situazioni di squilibrio e di concorrenza sleale".

"Ora che alcune situazioni sono venute a galla, le Fiamme Gialle facciano il loro dovere fino in fondo per separare il grano dalla gramigna - ha auspicato Bortolotto - per ripristinare la legalità nel settore e non permettere che si confondano gli onesti imprenditori colpiti dalla crisi dagli approfittatori e da coloro che sfruttando il lavoro nero innacquando le professionalità, abbassano la qualità del prodotto e corrodono la coesione sociale".

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