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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Trevignano

Fabbrica di marijuana scoperta grazie a bolletta dell'elettricità

Un consumo anomalo di energia elettrica ha permesso ai Carabinieri di scoprire la fabbrica di marijuana messa in piedi da un 52enne a Villaggio Monica di Trevignano

Aveva messo in piedi una vera e propria fabbrica di marijuana, nascosta tra le mura di casa. A.C., 52enne di Villaggio Monica di Trevignano, però, è stato tradito dalla bolletta della luce.

Il consumo di energia elettrica dell'uomo, infatti, era eccessivo per una normale abitazione e ha attirato l'attenzione dei Carabinieri, che sono giunti al 52enne, incensurato, e lo hanno arrestato.

Le indagini sono partite dopo che i militari di Montebelluna hanno notato la diffusione tra i giovani di una quantità sempre crescente di marijuana, con foglie fresche e a infiorescenza pur fuori stagione.

L'unica spiegazione plausibile era la presenza di un laboratorio e i Carabinieri sono andati a colpo sicuro monitorando i consumi di energia elettrica delle famiglie della zona.

Il piano interrato era stato rivestito con cartongesso, coperto di teli impermeabili e dotato di strumenti di aerazione, aspirazione, deumidificazione e riscaldamento per mettere a dimora le piante giovani fino alla loro maturazione. Il 52enne si era anche procurato una sorta di incubatrice per le sementi appena germogliante.

Al pianto primo piano, invece, l'uomo aveva nascosto negli armadi a muro l'essicatoio, dove le venivano piante appese a grucce e riscaldate da una potente lampada. La lavorazione finale avveniva al piano terra, dove la marijuana essiccata veniva triturata e confezionata in sacchettini di carta secondo le dosi richieste grazie a una bilancia a due piatti, sulla quale i Carabinieri hanno rilevato trovate tracce dello stupefacente.

I militari hanno sequestrato, tra l'altro, oltre due chili di marijuana e 750 grammi di hashish.

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