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Cronaca Farra di Soligo

Zia rapinata dai nipoti, preso anche il terzo componente della banda

L'episodio nel marzo scorso a Col San Martino. Donna di 50 anni legata con fascette da elettricista e minacciata con un taser. I carabinieri del nucleo investigativo, dopo i due arresti di luglio, identificano un polacco di 43enne che è stato già estradato

Nei primi giorni di luglio dello scorso anno i carabinieri del nucleo investigativo di Treviso avevano arrestato due fratelli polacchi di 24 e 27 anni per una brutale rapina messa a segno nella notte del primo maggio a Col San Martino di Farra di Soligo. La vittima, la loro zia, una connazionale 50enne, era stata legata al letto con delle fascette da elettricista e poi minacciata con un taser (molto potente, utilizzato per uso veterinario): i banditi, poi finiti in cella, riuscirono a fuggire con un bottino di circa 1800 euro e 300 euro in denaro polacco.

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Gli investigatori del nucleo investigativo, coordinati dal maggiore Giovanni Mura (nella foto qui in alto a sinistra, a destra il colonnello Paolo Roberto Crisafi), sono riusciti, grazie anche alla collaborazione dei due stranieri arrestati, ad identificare il terzo componente della banda. Si tratta di un 43enne, Jacek Wylupek: l'uomo è stato fermato dalla polizia polacca nella città di Zamos su mandato di cattura europeo ed estradato in Italia nei giorni scorsi: attualmente si trova rinchiuso nel carcere di Rebibbia a Roma. Prima dell'arresto il 43enne aveva vissuto per un breve periodo in Belgio, per lavoro. All'epoca della rapina il 43enne era giunto appositamente in Italia per mettere a segno il colpo con uno dei due fratelli. Nei prossimi giorni Jacek Wylupek potrebbe essere trasferito nel carcere di Treviso per essere interrogato dal magistrato titolare del fascicolo d'indagine, il pm Davide Romanelli.

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