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Cronaca Asolo

"Festival del viaggiatore", ad Asolo il mondo visto dal borgo dei "Cento Orizzonti"

Asolo volge lo sguardo alle esperienze culturali più interessanti in Italia e in Europa, per riportarle in sé, riscoprendo l’antica vocazione di cenacolo di intellettuali e artisti inaugurata dalla regina di Cipro Caterina Cornaro

ASOLO Giardini, sale e e barchesse di palazzi e ville aprono le porte ai viaggiatori e ai loro “viaggi” (nella bellezza, nel talento, nella letteratura, nella parola, nella resilienza), accogliendo in scorci inediti cammini reali e strade dell’anima: Nicoletta Mantovani Pavarotti, il regista Gianni Amelio, la scrittrice Michela Monferrini, l’insegnante e scrittore Marco Lodoli, l’inviata Rai a Lampedusa Angela Caponnetto, il fenomeno web Ritals e molti altri. Se il concetto di borgo può suggerire staticità e isolamento, questo non vale per Asolo (Treviso), che sin dai tempi della corte della regina di Cipro Caterina Cornaro (1454 – 1510) fu un porto terrestre di approdo e di partenza di idee, tendenze, innovazioni: “la Città dei cento orizzonti”, come la definì Giosuè Carducci, ha sempre guardato lontano, diventando custode delle esperienze dei viaggiatori che in essa trovavano la meta (fu eletta buen retiro da Antonio Canova, Andrea Palladio, Eleonora Duse, Freya Stark, Robert Browning Gian Francesco Malipiero, Carlo Scarpa e molti altri), e torna oggi a questa vocazione con la terza edizione del Festival del Viaggiatore, ideato e realizzato da InArtEventi – cultura in movimento.

Il Festival del Viaggiatore è sostenuto da Segafredo Zanetti Spa (main sponsor), Acqua Dolomia, Cassa di Risparmio del Veneto, Gruppo Ascopiave, SediAsolo, Confartigianato Asolo e Montebelluna, Studio Legale Fabris & Associati, Carron Spa.

IL TOUR OPERATOR

Il viaggio è una metafora che permea il Festival, il quale si propone come un “tour operator” capace di proporre rotte e percorsi inediti al viaggiatore, inteso come chiunque intraprenda un percorso che presuppone una partenza, un’avventura e una direzione da seguire, il Festival si sviluppa come un evento diffuso nel centro storico asolano e gli scorci più caratteristici si riscoprono salotti a cielo aperto pronti ad accogliere ospiti e narrazioni. Il viaggiatore al quale il festival è rivolto non è solo colui che va per il mondo o che viaggia nelle arti, ma anche chi ha un bagaglio di esperienze, una storia da raccontare, un punto di vista da condividere o una visione di futuro. Dunque non solo viaggio verso una meta geografica, ma anche verso traguardi creativi, etici, di gusto, ecc. oppure considerato per il proprio valore intrinseco, come percorso di crescita, culturale, sentimentale, imprenditoriale. Anima letteraria del Festival è il Premio Un libro per il cinema - Segafredo Zanetti, riconoscimento nazionale che ha l’obiettivo di individuare le opere letterarie più idonee a diventare una produzione cinematografica.

LE ROTTE E I NOCCHIERI

Gli itinerari di viaggio saranno cinque: viaggio nella resilienza, viaggio nella parola, viaggio nella bellezza, viaggio nel talento e viaggio nella letteratura e, paradossalmente, i circa venti viaggi che in essi sono inseriti ci guideranno in luoghi e stati d’animo che rifuggiamo, per svelarcene invece la bellezza e la forza. Ci saranno i luoghi in cui non vorremmo essere, almeno non ora, ma dove l’informazione ci riporta spesso: Lampedusa, Aleppo, Amatrice, che attraverso le parole di “nocchieri” che ne hanno una conoscenza vera e diretta ci mostreranno la loro ricchezza. Ci saranno luoghi che ormai non vediamo più, sempre sotto i nostri occhi e immobili nel nostro giudizio, come piazze e periferie: guide attente ne sveleranno l’inaspettata meraviglia. E ci saranno viaggi che attraversano il tempo e il nostro essere, che presuppongono fatica e dolore ma maturano talento e resilienza.

“I viaggi di quest’anno – spiega Emanuela Cananzi, direttrice artistica del festival – rivelano il nostro essere umani, le nostre fragilità, il nostro sguardo sul mondo, le nostre paure ma anche la capacità, spesso inattesa, di superare gli ostacoli della vita. E gli ospiti condividerannostorie capaci di svelare il mondo in una piazza, la bellezza nei luoghi più impensati, la forza al culmine della fragilità, la ricchezza inesplorata dei territori, le radici del passato che aprono al futuro. Tanti i viaggi ispirati dall’attualità, e tanti i luoghi in Italia e nel mondo. La terza edizione del Festival del Viaggiatore è quella più radicata nel territorio e la più aperta all’internazionalità”.

I nocchieri saranno oltre 30 intellettuali, giornalisti, scrittori, poeti, registi, cantanti, manager, esponenti della cultura italiana all’estero, fotoreporter e youtuber, che sapranno condurci in una ventina di percorsi. Ne “La via della bellezza” rientrano due incontri in programma sabato 30 settembre, quello con il fotoreporter trevigiano Aldo Pavan “Il giro del mondo in una piazza” (alle 9.30 nella Sala della Ragione) e quello con Simona Tedesco, direttrice del mensile di viaggio Dove, “La provincia: la Grande Bellezza” (alle 11.00 alla villa Il Galero). Ne “La via del talento” sono inseriti i “viaggi” di sabato 30 “Attraverso i secoli… su un filo di seta” con Alberto Bevilacqua, rappresentante della Tessitura Luigi Bevilacqua, una delle più antiche tessiture veneziane oggi proiettata sul mercato internazionale (Sala della Ragione alle 14.00), “Padre Michele Piccirillo: una stella nascosta dell’archeologia mondiale” con il giornalista e scrittore Alberto Friso (parco di Villa Freya alle 16.30); domenica 1 ottobre il percorso proseguirà con “Freak Out – Roberto Antoni psicologia di un genio” con le giornaliste Daniela Amenta e Ida Guglielmotti (Caffè Centrale alle 9.30).

“La via della letteratura” comprende due appuntamenti, “Un tè con Jane Austen” sabato 30 settembre alle 17.00 all’Hotel Villa Cipriani (preceduto alle 16.30 dalla sfilata delle janeites in costume dalla Fontana Maggiore; posti limitati, iscrizioni online su Eventbrite.it o Ufficio IAT di Asolo), organizzato in collaborazione con Austen-ate, progetto della scrittrice Giovanna Zucca e di Koiné Comunicazione, e “Goethe, viaggio in Italia 200 anni dopo” domenica 1 ottobre con il giornalista Andrea D’Addio, direttore di Berlino Magazine e co-direttore dell’Italian Film Festival Berlin che ha ripercorso l’avventura dello scrittore e poeta tedesco (Sala della Ragione alle 12.30). “La via della parola” è un contenitore che racchiude l’incontro “La parola… che si fa afona” con l’insegnante e scrittore Marco Lodoli (Barchessa di Villa Serena alle 12.00), “La parola… che si fa inganno” con lo scrittore, conduttore e giornalista Arnaldo Colasanti introdotto dalla scrittrice Giovanna Zucca (Palazzo De Mattia alle 14.30), e “La parola… che si fa immagine” con il regista Gianni Amelio introdotto dallo scrittore e critico letterario Paolo Di Paolo a cui seguirà la proiezione del cortometraggio “Casa d’altri” presentato alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia (Teatro dei Rinnovati alle 15.45).

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Ne “La via della resilienza” si concentrano i “viaggi” di maggiore impatto emotivo e che spingono a riflessioni più profonde: si esordirà venerdì 29 con “La forza di una donna legata a un mito” con Nicoletta Mantovani Pavarotti, moglie di Big Luciano (il decennale dalla morte è ricorso il 6 settembre), alle 20.30 al Teatro Duse, quindi sarà la volta sabato 30 alle 15.00 all’ex Convento Santi Pietro e Paolo di “Strade di mare e di sale. La via per Lampedusa” con Angela Caponnetto, giornalista di Rai News 24 inviata a Lampedusa, e la cantuatrice trevigiana Erica Boschiero, che persenterà la canzone “Senza confini” nata da un progetto con le scuole della Carnia. Ancora, sabato 30 al Teatro dei Rinnovati alle 19.00 “Ritorno ad Aleppo, viaggio nell’odio e nella passione” con Valentina Karakhanian, ideatrice del progetto Talenti Armeni, il fotoreporter Ivan Grozny Compasso e il collegamento con una comunità cristiana di Aleppo, mentre alle 21.00 “Manuale di sopravvivenza per italiani all’estero” con Svevo Moltrasio e Federico Iartori, ideatori di Ritas, la web serie che racconta con ironia le piccole difficoltà degli italiani in Francia e che sta spopolando in rete. Domenica 1 ottobre il tema della resilienza tornerà nell’appuntamento “Una mappa in cerca di Amatrice” con la scrittrice Michela Monferrini alle 11.00 nella Sala consiliare.

Durante la conferenza stampa che si è tenuta oggi 22 settembre al municipio di Asolo il sindaco Mauro Migliorini ha sottolineato: “il Festival si addice alla perfezione ad Asolo, promuovendo un turismo slow ed esperienziale.” Il direttore artistico del Festival Emanuela Cananzi gli fa eco: “Questa è un’edizione molto radicata nella cultura del territorio, ma anche la più internazionale, con ospiti europei e non solo. Per cogliere queste unicità del Festival e del luogo che lo accoglie, domani, sabato 23 settembre, e domenica 24 sarà ad Asolo una troupe della trasmissione Borghi d’Italia, in onda ogni sabato su Tv2000.

Accanto ai “viaggi”, domenica 1 ottobre vi saranno diverse proposte di attività per adulti e bambini: la Libreria del Festival a cura della Libreria di Palazzo Roberti (Bassano del Grappa, Vicenza), la Simultanea di scacchi del Circolo scacchistico Regina Cornaro di Asolo, la Biblioteca vivente a cura di AsoloReattiva, le visite guidate di BellAsolo; per I più piccoli due divertenti laboratori a cura del Museo civico di Asolo.

Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero e gratuito (prenotazioni necessarie per “Un tè con Jane Austen” e “La parola… che si fa carne” a causa della disponibilità limitata di posti); la sola attività a pagamento sono le visite guidate ad Asolo “Sulle tracce dei viaggiatori” a cura di BellAsolo domenica 1 ottobre alle 18.00 (euro 8,00 a persona, prenotazione a info@bellasolo.it o al numero 0423 565478). Il Festival del Viaggiatore è nato nel 2015 con l’obiettivo di riportare, in chiave attuale, il pittoresco borgo a ricoprire nuovamente il ruolo di cenacolo di intellettuali e artisti che lo ha contraddistinto a partire dal Quattrocento, quando ospitava la corte della regina di Cipro Caterina Cornaro, e fino agli inizi del Novecento.

Asolo è stato nei secoli ed è ancora oggi un luogo magico, espressione di un territorio unico eppure aperto al mondo, con radici che affondano nella tradizione eppure sempre pronto ad aprirsi alle novità e al futuro. Al viaggiatore sarà svelata una Asolo inedita, che aprirà per lui luoghi privati e spesso sconosciuti e si ripopolerà di voci, racconti, suggestioni: a quelli degli anni scorsi – Villa Freya, Castello della Regina Cornaro e Teatro Duse, Casa Duse, Hotel Villa Cipriani, Loggia della Ragione e altri ancora – si aggiungeranno la villa seicentesca Galero, il Convento dei Santi Pietro e Paolo, il Teatro dei Rinnovati. Asolo è un borgo in cui molti elementi riconducono all’idea del viaggio: dalla flora “contaminata” da semi di piante portati da Freya Stark di ritorno dai suoi viaggi e sparsi nel parco della sua villa (qui spiccano lecci secolari e feijoa), alla fauna, in particolare avicola (il borgo è prediletto dalle rondini che nidificano sotto ai portici durante l’estate).

CHE SAPORE HA IL VIAGGIO? Quello di un cocktail che racconta Asolo e la filosofia del Festival in pochi sorsi: è lo Spritz del Viaggiatore, versione inedita ed esclusiva del celebre aperitivo appositamente creata dall’Henry’s Bar di Asolo per la tre giorni e che sarà servita all’Henry’s Bar e all’Hotel Villa Cipriani: gli ingredienti principali sono centrifugato di melograno e rum bianco e sarà servito con crust di zucchero di canna attorno al bordo del bicchiere.

ROTTA NELL’ATTIMO TRA IL LIBRO E IL CINEMA. Seconda edizione per il Premio Un libro per il cinema - Segafredo Zanetti, che domenica 1 ottobre alle 17.30 al Teatro Eleonora Duse di Asolo decreterà il proprio vincitore. Nato come premio letterario nel 2015, l’anno scorso il riconoscimento ha assunto una connotazione specifica, legando letteratura e cinema. Cinque i finalisti scelti dalla giuria tecnica Il Cenacolo, presieduta dalla giornalista esperta di cinema Laura Delli Colli, e presenti ad Asolo: “Caffè amaro” di Simonetta Agnello Hornby (Feltrinelli, 2016), “Come sugli alberi le foglie” di Gianni Biondillo (Guanda, 2016), “Teorema dell’incompletezza” di Valerio Callieri (Feltrinelli, 2017), “Donne col rossetto nero” di Alessandro Defilippi (Einaudi, 2017) e “L’arminuta” di Donatella Di Pietrantononio (Einaudi, 2017). Il verdetto finale toccherà agli Asolani, la giuria popolare, e il pomeriggio sarà presentato dallo scrittore e critico letterario Paolo Di Paolo. Al vincitore sarà consegnato un premio in denaro del valore di, agli altri finalisti un foulard artistico in seta sul quale è riproposto il disegno di uno scorcio asolano di Damini - Orafi Asolo.

IL CONTEST FOTOGRAFICO INSTAGRAM. Quest’anno il Festival del Viaggiatore ambisce ad arricchirsi non solo delle storie degli ospiti ma anche di quelle, istantanee, dei visitatori: tutti coloro che saranno presenti all’evento potranno immortalare l’attimo o il contesto che più li ha colpiti e partecipare al contest fotografico Instagram “Fotografa il tuo Festival del Viaggiatore” e postarlo sul proprio account Instagram taggando @festivaldelviaggiatore e abbinando alla foto l’hashtag #fotofv2017. Lo scopo è scegliere la foto più bella, che rappresenterà attraverso i vari canali di comunicazione l’edizione 2017 del Festival; al vincitore sarà consegnato un trolley “ammaccato ad arte” messo a disposizione da Crash Baggage, sponsor tecnico della tre giorni asolana.

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