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Cronaca

Forza Nuova protesta con striscioni davanti alle moschee del Veneto

Slogan e polemiche, i militanti inneggiano alla vittoria di Lepanto invocando una guerra anti-fondamentalista: manifestazioni in tutta la Regione

TREVISO In un clima di grande tensione internazionale e in un momento in cui gli occhi di tutto il Mondo sono puntati su quanto accaduto in Francia nelle scorse ore, gli esponenti di Forza Nuova hanno portato la loro indignazione davanti a tutte le moschee del Veneto. Il messaggio è forte e chiaro: "Fuori l'Islam dall'Italia. Abbiamo vinto a Lepanto e vinceremo ancora". Parole dure, esposte dai militanti del partito nelle province di Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza, proprio davanti ai luoghi del culto islamico.

Dopo il caso della recente protesta contro l'apertura della moschea di Mogliano (TV), Forza Nuova Veneto torna quindi ad esprimere la sua indignazione nei confronti della costruzione di nuovi luoghi di culto islamici, in ragione del fatto che tali centri costituiscono "la base ideologica e di reclutamento, utilizzata a scopi terroristici da pericolosi personaggi professanti una religione basata sull'odio e la caccia all'infedele", come scritto nel comunicato stampa diffuso dai membri del partito. Lo scopo dei manifestanti è quello di far presente alle forze politiche che negli anni del loro governo non sono state in grado di arginare o contenere l'ondata migratoria, il pericolo a cui l'Europa è ora sottoposta a causa di questo permissivismo. Citando sempre il comunicato: "Gli ultimi avvenimenti dimostrano come la costruzione di moschee o di centri islamici non conducano affatto ad una integrazione della comunità mussulmana nel tessuto sociale del paese ospitante, ma contribuiscano, di contro, a creare emarginazione e ghettizzazione, che nel giro di breve tempo maturano in pericolosi episo

Forza Nuova, solgan moschee

di di estremismo religioso".

Da questo malcontento è nata la protesta che ha coinvolto tutto il Veneto nella notte tra Venerdì 9 e Sabato 10 Gennaio. Una protesta il cui slogan fa esplicitamente riferimento alla schiacciante vittoria riportata nel 1571 dalle forze alleate cristiane della Lega Santa ai danni della flotta mussulmana dell'Impero Ottomano. Già utilizzato, nel 2003, sempre da Forza Nuova contro l'allora presidente dell'Unione dei Mussulmani d'Italia Adel Smith, paladino sconfitto nella lotta contro la presenza dei crocifissi nelle strutture pubbliche.

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