Foto "intime" chieste a due tredicenni, condannato ex arbitro di basket
L'uomo, un 36enne di Treviso, ha ricevuto una sentenza, in primo grado, di quattro anni e due mesi. Era accusato di adescamento di minore e pedopornografia
Quattro anni e due mesi di reclusione, interdizione perpetua dai pubblici uffici e una provisionale di 5 mila euro, con danni da liquidarsi con distinto giudizio civile. Questa la condanna inflitta oggi, martedì 6 luglio, a un 36enne residente a Treviso, ex arbitro di basket amatoriale, accusato di adescamento di minore e pedornografia. Il pubblico ministero aveva chiesto una sentenza molto più dura: 8 anni e 6 mesi.
Secondo le indagini l'uomo avrebbe, nel 2013, chiesto ad una ragazzina, al tempo dei fatti solo 13enne, delle foto osè. Non solo: nel cellulare del giovane, perquisito una volta scattata la denuncia, sono state trovate immagini "proibite" di un'altra tredicenne, ritratta in biancheria intima e persino nuda. Il pubblico ministero, al termine dell'attività di inchiesta, aveva però chiesto per ben due volte l'archiviazione, dal momento che solo la prima ragazza, nel 2014, aveva sorto la querela ma tra i due, in effetti, non c'era stato alcuno scambio di ritratti indecenti. Ma alla fine il gup aveva deciso per l'imputazione coatta. La difesa del giovane ha annunciato ricorso in Appello.