Fratelli trevigiani tentano di estorcere denaro a un imprenditore
Sono finiti in manette dopo aver chiesto a un impresario veneziano, con tanto di minacce, di consegnare loro del denaro. Ora sono in carcere
MIRANO - Fratelli tentano di estorcere denaro a un imprenditore, finiscono in manette. Nelle prime ore della mattinata di mercoledì i carabinieri della stazione di Mirano, insieme al personale del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Mestre, hanno ammanettato una coppia di fratelli originaria del Trevigiano, responsabile di estorsione aggravata nei confronti di un imprenditore del posto.
I due hanno contattato il titolare di un’azienda di Santa Maria di Sala che si occupa di produzione e stoccaggio di materiale destinato al mercato automobilistico, con cui avevano avuto rapporti di natura economica in passato – le modalità sono tuttora in corso di approfondimento – e hanno ben pensato di “sollecitarlo” al pagamento di una somma di denaro, minacciando conseguenze serie in caso non avesse obbedito. Il malcapitato, tuttavia, non si è fatto intimorire dalla richiesta estorsiva e ha avvisato i carabinieri che, a quel punto, acquisita la notizia ed effettuati gli accertamenti sulla situazione, hanno pensato a un piano per incastrare i due fratelli.
I militari hanno assistito all’incontro programmato per la consegna del denaro da parte della vittima e, a fatti avvenuti, hanno bloccato i due malviventi e li hanno condotti in caserma. Al termine degli accertamenti i fratelli sono stati dichiarati in stato di arresto e condotti in carcere a Venezia. Sono tuttora in corso ulteriori accertamenti, al fine di verificare se possano essersi resi autori di estorsioni simili ai danni di altri imprenditori nella zona.