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Cronaca Preganziol

Maxi frode alimentare: cinque denunce, otto imprenditori truffati

Tre dei denunciati sono trevigiani. La banda ordinava prodotti alimentari attraverso aziende fantasma, senza pagare le fatture e rivendendo la merce a terzi. Raggiro per 170mila euro

Otto imprenditori raggirati e cinque persone denunciate per truffa aggravata concorso: è il risultato dell'indagine su una frode alimentare, partita da Codevigo con la collaborazione della polizia giudiziaria di Treviso e della squadra mobile.

Tra i cinque denunciati anche tre trevigiani: un agente di commercio 49enne, braccio destro della mente del gruppo, un noto pluripregiudicato trevigiano, F.B. di 66 anni, e il nipote 38enne.

Secondo quanto emerso, gli indagati ordinavano surgelati, carni e prodotti per pizze attraverso due società inesistenti. I prodotti venivano consegnati in due depositi in provincia di Treviso, la pescheria di F.B. a Frescada e un magazzino a Casale sul Sile.

Per conquistare la fiducia dei venditori, la banda acquistava a pagava regolarmente un primo quantitativo di merce, ma dal secondo ordine i prodotti venivano pagati con fatture puntualmente insolute. La merce veniva quindi rivenduta ad esercizi pubblici delle provincie di Treviso e Venezia.

Con questa tecnica sono stati raggirati otto imprenditori lombardi e padovani per un danno complessivo di 170mila euro.

A far partire le indagini è stata, a gennaio, la denuncia presentata da un'azienda di Codevigo.

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