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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Conegliano

Raffica di furti in case e auto: tre ladri in manette

Lunedì 21 giugno i carabinieri di Conegliano, coordinati dalla Procura di Treviso, hanno arrestato tre malviventi attivi nelle province di Treviso e Venezia. Due sono finiti in carcere a Treviso, il terzo ai domiciliari

I carabinieri di Conegliano, al termine di un’articolata indagine coordinata dalla Procura di Treviso, hanno dato esecuzione a tre arresti, due in carcere e uno ai domiciliari, emessi lunedì 21 giugno dal Gip del tribunale di Treviso a carico del 42enne M.V., del 48enne F.H. e del 27enne O.T.

I tre, attivi nella zona di San Donà di Piave, sono ritenuti responsabili a vario titolo di numerosi furti tra le province di Treviso e Venezia. I colpi venivano messi a segno la mattina, le abitazioni si trovavano in zone di campagna isolate e con facili vie di fuga mentre le auto finite nel mirino dei ladri erano spesso parcheggiate in strade laterali, senza traffico. Le indagini dei militari dell’Arma sono partite da due furti in casa avvenuti il 4 e 5 dicembre 2020 a Mareno di Piave e Chiarano. Quest’ultimo colpo, in particolare, aveva fruttato ai malviventi svariate migliaia di euro in orologi, monili e preziosi che il proprietario teneva nascosti in camera da letto. I furti della banda erano poi continuati a gennaio 2021 con il furto di una borsa rubata da un'auto in sosta a Musile di Piave e con un nuovo furto di carte di credito e di un'automobile da una casa di Ponte di Piave. Nel mese di febbraio M.V. e F.H. avrebbero tentato, senza successo, altri due furti in casa a Musile di Piave e Ponte di Piave. I due erano poi riusciti a rubare soldi e carte di credito da un'auto parcheggiata nel cortile di una casa privata a San Donà di Piave. Infine, nel mese di marzo, i due avevano cercato di rubare un'auto in sosta nel cortile privato di una casa a Salgareda, mettendo a segno un ulteriore furto in abitazione (bottino complessivo una decina di orologi di marca e valori) a San Donà di Piave.

Fondamentale per le indagini l'individuazione dell'auto utilizzata dai ladri, un’Alfa Romeo notata da vari testimoni, intestata a una donna che aveva intrecciato una relazione con uno degli accusati. E' così emerso dalle indagini il ruolo centrale, assunto da M.V., personaggio di elevato spessore criminale che, all'inizio, si sarebbe avvalso della collaborazione e dei mezzi del 27enne O.T. e, in un secondo momento, dell'auto e della collaborazione di F.H. Gli indagati sono stati rintracciati nelle prime ore di lunedì mattina, 21 giugno: O.T. è finito agli arresti domiciliari mentre, per gli altri due arrestati, si sono aperte le porte del carcere di Treviso.

«Sono state fondamentali le indagini dettagliate svolte dai Carabinieri di Conegliano -ha commentato il comandante provinciale Gianfilippo Magro- e altrettanto decisive le segnalazioni dei cittadini. Grazie alla collaborazione tra Cittadinanza attiva e Arma si è potuto giungere ai provvedimenti cautelari nei confronti degli indagati».

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