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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Conegliano

Sessantasei furti tra Pordenone e Treviso, condannati a cinque anni

La Cassazione rigetta il ricorso contro la sentenza della Corte di Appello di Trieste che aveva condannato due cittadini beccati dopo l'operazione della squadra mobile di Pordenone nel 2019

La Corte di Cassazione si è pronunciata nei giorni scorsi sul caso di due imputati che tra il 2018 e il 2019 avevano compiuti sessantasei furti tra Pordenone e Treviso. La sentenza di fatto conferma quanto stabilito dalla corte di appello di Trieste, che nel 2021 aveva condannato i due cittadini di origine albanese a cinque anni e dieci giorni e a cinque anni e due mesi di reclusione. A entrambi era stata invece inflitta una sanzione di 800 euro. 

I fatti

Il documento appena pubblicato dalla massima corte di giustizia italiana ha messo la parola fine a un caso che era cominciato il 21 febbraio del 2019. La squadra mobile della questura di Pordenone aveva iniziato una vasta operazione che coinvolgeva non solo il Friuli Venezia Giulia, ma anche altre regioni italiane: Veneto e Lombardia. La polizia aveva disposto dei provvedimenti restrittivi in carcere a tre cittadini albanesi, accusati inizialmente di trentatré furti aggravati in ville e abitazioni. In più avevano riscontrato delle irregolarità per altri 70 reati, tutti riconducibili dalla stessa banda criminale che aveva operato sia nelle zone della provincia di Pordenone che di quella di Treviso. Furti da 1 milione di euro tra denaro, gioielli, orologi, lingotti, e armi (pistole e munizioni).

L'indagine era iniziata il 27 dicembre 2018 con il colpo avvenuto in un appartamento dove la banda aveva sottratto un armadio blindato (con monili in oro da 30 mila euro), tre fucili e una pistola semiautomatica Browning cal. 33. Dopodiché proseguendo con le attività investigative si erano scoperti altre 33 furti sempre in alcune residenze, portando la cifra a 2 milioni di euro. Il che aveva confermato le ipotesi di un gruppo criminale ben strutturato con la base logistica in due appartamenti nel trevigiano. Parte dei gioielli e una pistola erano stati ritrovati nella zona tra Sacile e Conegliano.

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