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Cronaca Vedelago / Via Roma

Fermata una banda di ladri in trasferta: avevano la base in una villetta a Monfumo

Agli arresti quattro "topi d'appartamento" residenti a Milano. Fondamentale la loro descrizione fornita da una signora di Vedelago che si era accorta di un furto vicino a casa

VEDELAGO Quattro ladri specializzati nei furti in casa sono stati arrestati dai carabinieri nella giornata di mercoledì nei pressi di via Roma a Vedelago, verso le ore 20. Le pattuglie dei militari, provenienti da Istrana e Vedelago, si erano infatti recate sul posto su segnalazione di una signora che aveva appena notato alcune persone intrufolarsi in un'abitazione privata vicino al negozio di abbigliamento Pellizzari.

Tra queste erano presenti tre uomini e una giovane donna la quale, insieme al più giovane della banda, fungeva da palo all'esterno dell'immobile mentre i compagni erano intenti a svaligiare l'appartamento. Un colpo effettuato in pieno giorno, a partire dalle 19, e con l'obiettivo di recuperare monili preziosi di facile trasporto per circa un migliaio di euro. Un raid perfetto quello della banda, se non fosse che l'attenta signora ha immediatamente allertato il 112 dando una descrizione perfetta sia dell'aspetto dei malviventi, sia dell'auto da loro utilizzata, ossia un'Alfa Romeo 147 che poi si è scoperto essere intestata ad uno di loro. E' stato così che i carabinieri hanno subito individuato il mezzo con a bordo i quattro presunti ladri, anche grazie all'intervento di una pattuglia di "Rangers" privati, proprio mentre si trovavano fermi ad uno 'Stop' poco distante da via Roma, mentre attendevano di raggiungere un benzinaio dove avrebbero poi fatto il pieno per allontanarsi dal luogo del misfatto.

Una volta però riconosciuti dalle forze dell'ordine e di conseguenza bloccati all'incrocio, e grazie anche alla penombra che ormai stava calando sulla Marca, nella concitazione dell'arresto uno dei malviventi ha gettato del materiale nei campi adiacenti alla carreggiata, che una volta recuperato giovedì mattina si è scoperto essere quanto utilizzato durante l'effrazione di via Roma: un paio di guanti da giardiniere e dei cacciavite. In ogni caso, una volta portati presso la caserma del Comando di Castelfranco Veneto, i quattro provetti ladri sono stati subito interrogati e, dopo aver collaborato nella ricostruzione dei fatti, hanno confessato di essere residenti tra i quartieri milanesi di Famagosta e Quarto Oggiaro e di aver la loro base locale presso una villetta di prestigio a Monfumo, la quale avrebbero poi dovuto lasciare nella giornata di venerdì.

I 'trasfertisti' avevano infatti affittato il casolare solo una settimana fa tramite un'inserzione sul sito di annunci "Subito.it". Una scelta morigerata la loro, in quanto la struttura si trova circondata da un bosco e alcuni vigneti, oltre ad essere servita solamente da una piccola stradina sterrata e fuori dalla portata di occhi indiscreti. Ed è proprio al suo interno che i militari hanno ritrovato parte della refurtiva di alcuni colpi (tra cui anche diverse borse griffate) probabilmente effettuati nei giorni scorsi, per un bottino di qualche centinaio di euro, tutto poi posto sotto sequestro. Scioccata invece la proprietaria dello stabile, ignara della vera identità delle persone a cui aveva dato in locazione l'immobile, anche perchè al momento della consegna delle chiavi e del rispettivo denaro contante per l'affitto (circa 500 euro per la settimana) si era presentata una giovane coppia di fidanzatini, vestiti elegantemente e di lingua italiana. 

La banda aveva infatti mandato in avanscoperta la ragazza, la 23enne romena Dinità Arabella Ioana, e l'amico 24enne Jovanovic Despot, entrambi nati in Italia ma di origine slava. Gli altri due componenti del gruppo invece, il 31enne Milenkovic Bruno e il 25enne Radulovic Marco, sono sempre rimasti in disparte senza palesarsi di fronte alla padrona di casa. Per tutti, già con precedenti alle spalle per reati contro il patrimonio, è però scattata l'accusa di furto aggravato in concorso e già nella prima mattinata di giovedì si è svolta l'udienza di convalida dell'arresto, confermato per i tre uomini (di cui due senza fissa dimora) mentre per la ragazza sono stati disposti gli arresti domiciliari nella sua casa di Milano. Nel frattempo i carabinieri hanno comunque già provveduto a restituire parte della refurtiva ai legittimi proprietari, mentre per altri monili se ne attende ancora il riconoscimento. Inoltre, vista la modalità di attuazione del furto, si ipotizza che la banda possa aver colpito anche nei giorni scorsi a Vallà di Riese Pio X, oltre che in altre zone del Triveneto e della Marca stessa, e proprio per questo si indagherà anche sui possibili legami con alcuni ricettatori milanesi.

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