rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Nervesa della Battaglia

Precipita da un'impalcatura, morto un operaio a Fusina

È successo in tarda mattinata all'interno della Ecoprogetto. Sul posto Suem 118, polizia e Spisal. A perdere la vita un 48enne di origini siciliane, Francesco Gallo, dipendente della Omd di Nervesa della Battaglia

L'ennesimo tragico incidente sul lavoro. Un operaio di 48 anni di origini siciliane, Francesco Gallo, residente a Bergamo, è morto nella tarda mattinata di oggi alla Ecoprogetto di Fusina, cadendo da un'impalcatura all'altezza di circa quattro metri. Medici e infermieri del Suem 118, intervenuti sul posto, hanno cercato di effettuare invano le manovre di rianimazione: l'uomo sarebbe morto sul colpo.

L'incidente si è verificato attorno alle 11. L'addetto che ha perso la vita, in base alle prime informazioni emerse, operava per una ditta esterna, la Omd di Nervesa della Battaglia, che stava eseguendo dei lavori di manutenzione su un impianto di selezione della plastica, all'interno di un capannone. Sono state avviate le indagini per capire nei dettagli cosa sia successo. Gli ispettori dello Spisal (servizio sanitario di sicurezza sul lavoro) e la polizia di stato stanno raccogliendo tutte le informazioni, anche ascoltando le testimonianze delle persone presenti.

È il secondo grave incidente sul lavoro nel giro di pochi giorni, sempre nella zona di Porto Marghera. Nei giorni scorsi un operaio della Pilkington era stato portato in ospedale dopo essere stato colpito da una pala meccanica: è morto dopo una settimana di ricovero.

Morti e incidenti sul lavoro, rappresentanze datoriali e istituzioni anestetizzate al tema della sicurezza nei luoghi di lavoro. Per bocca del segretario generale Enrico Botter la condanna e l’appello della FIOM CGIL di Treviso in seguito all’ennesimo incidente che a Fusina ha visto perdere la vita un operaio 48enne addetto della ditta trevigiana OMD di Nervesa della Battaglia: “è ora di finirla, la vita e la qualità dell’esistenza sono questioni di prim’ordine, mai subalterne al profitto e all’inerzia nell’attivare procedure e dispositivi di sicurezza. A questa consapevolezza si deve arrivare subito”. “Dopo il tonfo legato alla pandemia, il rimbalzo positivo che si sta determinando nel metalmeccanico - ha aggiunto il vertice della FIOM CGIL provinciale - non può macinare vite di lavoratrici e lavoratori. Sulla sicurezza sul lavoro tanti hanno detto e hanno promesso, ma nei fatti continua la drammatica "conta" dei morti che, dopo il triste primato dello scorso anno, continua a insanguinare il mondo del lavoro. Solo pochi giorni fa abbiamo sostenuto l’iniziativa degli studenti in ricordo dello studente di 18 anni, Lorenzo Parelli, di Udine, deceduto mentre praticava l'alternanza scuola-lavoro, oggi ci troviamo ancora una volta di fronte all'ennesima vittima”. “Formazione e controlli non possono essere parole vuote - ha concluso Enrico Botter -, in tutti i settori, in tutti i luoghi di lavoro, in tutte le sedi, dal mondo produttivo alle istituzioni a tutti i livelli, si assuma l’impegno di fare qualcosa e lo si faccia”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Precipita da un'impalcatura, morto un operaio a Fusina

TrevisoToday è in caricamento