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Cronaca

Futuro della scuola pubblica: il punto di vista dei genitori del CCGT

Martedì il Coordinamento Comitati Genitori Treviso si è riunito all'ITST "Palladio" per discutere del futuro della scuola

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

Noi del “Coordinamento Comitati Genitori di Treviso”, vogliamo precisare che “non è la dignità dell’insegnante” a essere in gioco (del resto solo gli insegnanti possono farlo). A nostro avviso c’è molto di più: qui è in gioco il ruolo della cultura (qualcuno ha detto «di cultura non si vive…»), qui è in gioco il concetto stesso di civiltà del lavoro (troppi i messaggi subdoli su come vivere senza lavorare «sposatevi con un milionario e non leggete i giornali»). Ecco, da qualche anno, è in gioco il bene comune della scuola, il destino delle future generazioni e la formazione della società.

Pensiamo si possano affrontare i problemi che abbiamo di fronte, solo col confronto responsabile tra le componenti della scuola, le famiglie, i docenti e dalle superiori in poi col contributo importante degli studenti, concertazione su progetti, condivisione e azioni comuni su proposte per proiettare l’esperienza formativa verso l’eccellenza.

Eccellenza nel percorso formativo-pedagogico che si può conseguire per ogni giovane, in rapporto alle sue aspirazioni, alle sue tendenze e alle sue capacità. Partendo dalla certezza che ogni persona, fin dall’infanzia, è unica e preziosa per la comunità, sta alla famiglia la responsabilità prima di sostenere i propri figli nella fase iniziale della vita. Alla scuola poi, il dovere di assumere l’impegno di dotarsi delle risorse umane e tecnico-
strumentali, perché la ricchezza intrinseca e potenziale che ogni giovane porta, sia valorizzata fin dai primi passi negli Istituti Comprensivi, per maturare nella Scuola secondaria di secondo grado.

I genitori intendono porsi nella scuola, con un atteggiamento vigile, analitico e propositivo, non vogliamo essere sterilmente critici e tantomeno conflittuali.

Noi del “Coordinamento”, siamo favorevoli e disponibili a rapporti e iniziative che prevedano l’incontro tra le componenti della scuola, la famiglia per prima, il corpo docente e le rappresentanze degli studenti

Siamo consapevoli che le professionalità e le tante eccellenze, presenti e vitali nella nostra scuola, non sono giustamente riconosciute e supportate. Nel contempo, rifiutiamo di pensare ci sia un progetto di smantellamento della scuola pubblica, sarebbe la fine di un tipo di società aperta al merito, alle opportunità per tutti, all’impegno personale nell’ambito di un percorso condiviso con altre figure, dai compagni di classe e dai docenti, il tutto attentamente cucito dalla costante e responsabile presenza delle famiglie. Pensiamo che l’accaduto di questi ultimi anni sia frutto d’insipienza, di miopia, di un progetto contabile con poco respiro, di chi non sa riconoscere la ricchezza dei giovani che attendono solo di ricevere il testimone in corsa. Cercando all’interno del tunnel Ginevra – Gran Sasso, non abbiamo trovato nessuno che ci desse risposte esaustive.

Come genitori, rifiutiamo e stigmatizziamo le iniziative unilaterali che sono state concepite e messe in atto in alcune scuole di Treviso e Provincia, senza un confronto con la nostra componente, senza che noi si sia potuto dare un benché minimo contributo e, contro la nostra condivisione – approvazione. I giovani che la vita ci ha affidato, sono in cima ai nostri pensieri, devono avere la massima considerazione e rispetto, non devono mai, essere coinvolti e subire le iniziative degli adulti, sono la parte più debole nella scuola, l’anello più debole della società. Spetta a noi adulti, trovare le modalità più giuste per far valere le legittime proposte per il conseguimento dell’eccellenza nella scuola. Senza far mancare mai, quanto i giovani si aspettano dagli adulti: il rispetto degli impegni presi, la coerenza e l’affidabilità, sia nella famiglia, sia nella scuola.

Confidiamo, anzi siamo certi, la mano che oggi tendiamo, sarà stretta con apprezzamento dalle componenti tutte della scuola, nei giorni che seguiranno, famiglie e docenti, troveranno i pensieri, le intenzioni e le modalità per confrontarsi su un piano paritario, concertare e condividere tutto quanto sarà giusto e fattibile per conseguire l’eccellenza nell’esperienza formativa dei giovani che guardano agli adulti in attesa di un segno
coerente con le nostre affermazioni.

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