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Cronaca

Il Comune di Treviso darà il patrocinio al Gay Pride di giugno

La decisione della giunta Manildo divide la maggioranza, a fare da mediatore sarà il vicesindaco Roberto Grigoletto

TREVISO Il Comune di Treviso, malgrado le tante divisioni nei partiti e nelle liste della maggioranza, darà di patrocinio al Gay Pride che avrà il suo clou a Treviso il prossimo 18 giugno con il corteo conclusivo. Il sindaco Manildo e la giunta formalizzeranno nei prossimi giorni un documento in cui formalmente Ca' Sugana appoggia i temi dei diritti civili e dell'uguaglianza tra tutti i cittadini ma chiederà annche agli organizzatori soprattutto sobrietà. Un colpo al cerchio e uno alla botte dunque. Il tutto tenendo conto della delicatezza del tema su cui la Diocesi, attraverso un duro editoriale sul settimanale “Le vita del popolo”, aveva già attaccato duramente l'amministrazione comunale.

Un gioco di difficili equilibri. A mediare tra le varie anime della maggioranza, nella stesura del documento, sarà il vicesindaco Roberto Grigoletto in collaborazione con i capigruppo. Pd, Treviso Civica, Sel e Impegno Civile sono favorevoli al si mentre sono contrarie per ora la lista “Per Treviso” e Sinistra Civica. Ma anche all'interno di liste e partiti, ad esclusione di Sel, non mancano i distinguo: su tutti quello di Sossio Vitale di Treviso civica. Ma in ogni caso l'ultima parola spetterà a Giovanni Manildo, alle prese con quella che è forse la decisione più scomoda dell'intero mandato amministrativo.

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