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Cronaca Giavera del Montello

Violenta la moglie che lo vuole lasciare, 26enne a processo

L'uomo, residente a Giavera del Montello, è accusato dalla Procura di Treviso anche di maltrattamenti in famiglia e lesioni

«Fai sesso con me o ti riempio di botte». E' una delle frasi che un giovane avrebbe rivolto nei confronti della moglie nel tentativo di avere con lei rapporti sessuali che la donna non desiderava. Il tutto calzando  un tirapugni, che avrebbe usato sulla poveretta, colpita anche a calci su tutto il corpo. Per questi fatti un  26enne, residente a Giavera e che era stato sottoposto anche alla misura cautelare del divieto di avvicinamento (poi revocata) è finito a processo. Deve rispondere, oltre che di violenza sessuale, dei reati di maltrattamenti familiari e lesioni aggravate

La donna, di qualche anno più giovane, a sorpresa, ha ritirato tutte le denunce. «L'ho fatto per compiacere mia madre -  ha detto - a lei non è mai andato a genio il mio compagno. Non è vero che lui mi abbia violentata e le lesioni sono riconducibili a litigi che accadono in tutte le famiglie". Ma la Procura intende procedere d'ufficio e ha mandato il 26enne a giudizio immediato.

I fatti sono accaduti a partire dall'inizio di luglio del 2020. L'uomo avrebbe trasformato in un inferno la vita della coniuge con atteggiamenti di sopraffazione anche davanti alla figlia della coppia che ha solo 3 anni, in particolare quando lei, esasperata per i comportamenti del marito, ha reso esplicita la volontà di separarsi. E' allora che il giovane avrebbe abusato di lei: una sera le avrebbe strappato di dosso i pantaloni del pigiama e gli slip, pretendendo di fare sesso e consumando il rapporto con particolare violenza.

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