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Cronaca

Tutto il mondo del ciclismo in lutto: è morto Giovanni Pinarello

Nel 1951 conquistò la maglia nera del giro d'Italia. Giovedì pomeriggio è stato colto da un malore. Non è riuscito a sopravvivere

TREVISO — Un malore improvviso e che non è riuscito a superare. È morto giovedì pomeriggio Giovanni “Nani” Pinarello all’età di 92 anni. Era stato accompagnato al pronto soccorso a causa di un malore he lo ha colpito, ma purtroppo non ce l’ha fatta, si è spento al Ca’ Foncello poco più tardi.

Il mondo del ciclismo, e non solo, è in luto per la scomparsa del suo “Nani”. Era nato a San Sisto di Villorba ed era stato il fondatore della storica e famosa azienda trevigiana di realizzazione di bici da corsa. Solo pochi anni anni fa, nell’estate del 2011, se ne andò suo figlio Andrea, che aveva solamente 40 anni. In quell’occasione, durante una gara amatoriale venne colto da un malore fatale.

La passione per il ciclismo di Giovanni Pinarello era nata in giovane età, quando aveva anche gareggiato. Negli anni ’50 “Nani” aveva conquistato la maglia nera al giro d'Italia (nel 1051). Le biciclette Pinarello hanno vinto dieci tour de France. “Se ne va non solo un grande capitano d’azienda fondatore di un’impresa simbolo del nostro territorio, ma ci lascia un uomo dai grandi valori che ha tracciato un segno profondo nella storia del ciclismo e della nostra comunità. Una figura che deve essere da esempio per tutti i nostri giovani. Il mio cordoglio alla moglie Ida, ai figli Carla e Fausto, ai nipoti e a tutti i famigliari per una perdita che lascia un grande vuoto in tutti noi” Con queste parole il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, esprime il suo cordoglio per la morte di Giovanni Pinarello. “Una persona straordinaria – spiega il Presidente – che ha fatto della tenacia, della determinazione, dello spirito di sacrificio e dell’onestà i suoi punti di riferimento prima sulle due ruote e, successivamente, alla guida di un’azienda che ha costruito, con il sudore della fronte, mattone dopo mattone facendola divenire un simbolo del Made in Veneto e del Made in Italy. Giovanni è l’esempio del Veneto coraggioso che ha saputo conquistare il mondo partendo dalla fatica e dal lavoro di ogni giorno prendendo gli appunti sui primi modelli da realizzare sul palmo della mano per non dimenticarsi nulla”.

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