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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Mansuè / Piazzale della Vittoria

Accoltella l'avvocato e si toglie la vita: «Compassione per Giuseppe»

Mercoledì 3 maggio a Basalghelle i funerali di Giuseppe Silvestrini, l'infermiere toltosi la vita lo scorso 24 aprile dopo aver accoltellato il legale Meri Zorz nel suo studio di Oderzo

Una folla gremita e commossa ha dato mercoledì pomeriggio, 3 maggio, l'ultimo addio a Giuseppe Silvestrini l'infermiere 53enne dell'Oras di Motta di Livenza, morto suicida lunedì scorso 24 aprile.

Il gesto estremo era avvenuto dopo l'aggressione a coltellate dell'avvocato Meri Zorz, 50 anni, ferita gravemente dall'uomo nel suo studio nel centro di Oderzo. L'avvocato non era presente ieri al funerale. Dimessa dall'ospedale mercoledì scorso, aveva deciso di non seguire più la pratica per la successione dell'eredità dello stesso Silvestrini e dei fratelli Renato e Roberta. Questa, si ipotizza, sarebbe stata la causa scatenante del gesto di violenza. L'infermiere, persi i genitori (il padre due mesi fa), era tutore degli stessi fratelli che ora saranno seguiti dai servizi sociali del Comune di Mansuè, come annunciato dal sindaco Leonio Milan.

Durante il funerale lo zio di Silvestrini ha letto alcuni passi della lettera di scuse che il 53enne aveva scritto ai familiari prima di togliersi la vita in un casolare di sua proprietà a Mansuè. A celebrare le esequie il parroco di Motta di Livenza, don Vittorino Battistella che conosceva bene Silvestrini per il suo lavoro all'ospedale riabilitativo mottense. Don Battistella ha chiesto riflessione e compassione per il gesto compiuto da Giuseppe che non deve essere giudicato. All'uscita del feretro sono stati liberati in aria alcuni palloncini bianchi. La salma riposerà nel cimitero di Basalghelle.

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