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Cronaca Pieve di Soligo

Beato Giuseppe Toniolo: patriarca di Venezia a Pieve di Soligo

Mons. Francesco Moraglia, patriarca di Venezia, ha celebrato mercoledì una messa solenne, nel duomo di Pieve di Soligo, per la beatificazione di Giuseppe Toniolo

Lo scorso 29 aprile Giuseppe Toniolo è stato beatificato a Roma. Mercoledì il patriarca di Venezia, Monsignor Francesco Moraglia ha fatto visita a Pieve di Soligo, dove il beato è sepolto, e ha celebrato una messa solenne di ringraziamento per la beatificazione.

Nel corso della funzione Monsignor Moraglia ha spiegato l'attualità dell'opera di Giuseppe Toniolo, "per tutta la vita, nell'ottica del bene comune", e ha sottolineato che "il suo pensiero sociale è, per noi, risposta valida alla difficile e perdurante situazione di crisi economica".

"Proprio tale situazione - ha affermato il patriarca di Venezia - ci domanda d'aver coraggio e di ripensare tante cose che, oggi, appunto sono di pertinenza del mondo finanziario ed economico, come anche riguardano il mercato del lavoro e, più in generale, il welfare che sempre più chiede di misurarsi con la realtà fortemente pervasiva della globalizzazione".

"Dal primato della persona, dall'attenzione al bene comune perseguito attraverso i principi di solidarietà e sussidiarietà, si spiega il legame fra etica ed economia - ha continuato monsignor Moraglia - un legame fortemente promosso e difeso dal beato Giuseppe Toniolo".

Il patriarca di Venezia ha colto l'occasione per sottolineare che l'idea di democrazia cristiana non ha nulla in comune con l'idea di un partito politico, ma piuttosto indica l'impegno di vita all'interno di una comunità, che trae la sua ispirazione dal Vangelo e dalla vita di Cristo.

"Un concetto portante nel pensiero di Toniolo lo troviamo nel termine democrazia che egli declina in tutti gli ambiti del vivere umano proprio perché non abbia a risuonare vuota parola - ha spiegato ancora il patriarca durante l'omelia - ma, al contrario, ricca di contenuti in ogni ambito dell'umana convivenza e così possa esprimere, in modo reale, vero e concreto, la vita di una comunità che, prima d'appartenere alla politica strettamente intesa, appartiene alla società civile, realtà che precede quella politica".

"A proposito della democrazia cristiana si deve ribadire come il Toniolo la consideri realizzazione dell'ordine etico e sociale, ispirata al cristianesimo - ha concluso Monsignor Moraglia - egli l'intende come ordinamento giuridico e politico al quale appartengono tutte le classi: anche la classe sociale più fragile, quindi, è riconosciuta nella dignità e rappresentata in tale ordinamento".

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