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Lunedì, 25 Settembre 2023
Cronaca Montebelluna / Via Alessandro Manzoni

Folle lite in casa, muore dopo sette mesi di coma: disposta l'autopsia

Giuseppe Verdasco ha perso la vita lunedì 1 marzo nella casa di riposo Umberto I a Montebelluna. Venerdì 5 marzo l'autopsia disposta dal sostituto procuratore Anna Andreatta

Giuseppe Verdasco ha perso la vita lunedì 1º marzo presso la casa di riposo Umberto I a Montebelluna. Aveva 64 anni ed era in coma, dal 10 luglio 2020, giorno in cui era stato trovato nudo e privo di sensi all'interno della sua mansarda in Via Manzoni a Cornuda.

A colpire Verdasco in testa con una colonnina di marmo era stato E.M., ventenne originario di Quero, in provincia di Belluno. Anche lui era nudo all'interno della mansarda al momento dell'arrivo dei carabinieri sul posto. Ricoverato in stato di choc all'ospedale San Valentino, il ragazzo aveva spiegato di essere stato legato al letto della mansarda proprio da Verdasco che lo avrebbe tenuto in ostaggio per 48 ore. La situazione tra i due sarebbe degenerata in una lite violenta, costata la vita al padrone dell'appartamento. Ora il ventenne sarà accusato di omicidio: bisognerà però accertare se sia trattato di un gesto volontario o di autodifesa. Il sostituto procuratore, Anna Andreatta, ha disposto per venerdì 5 marzo l'autopsia sul corpo del 64enne. L'esame servirà a stabilire il nesso tra la botta in testa e il decesso di Verdasco, ricoverato in un primo momento all'ospedale Ca' Foncello di Treviso e trasferito negli ultimi mesi alla Umberto I di Montebelluna. Gli inquirenti non hanno mai potuto ascoltare la sua versione dei fatti dal momento che il 64enne non si è più svegliato dal coma. Indagato per sequestro di persona, Verdasco era stato arrestato, oltre 40 anni fa, per aver ucciso, ancora minorenne, la madre a colpi di pistola.

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