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Cronaca

Gli artigiani organizzano un incontro pubblico sul fisco

Confartigianato Mandamento di Treviso lunedì sera 09 marzo alle ore 20.30 organizza un incontro pubblico al BHR Hotel di Quinto di Treviso per illustrare le principali novità della Legge di Stabilità 2015.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

Si chiamano Split Payment e Reverse charge due importanti novità fiscali per le imprese, introdotte dalla Legge di Stabilità 2015. Si tratta di norme volute dal Governo Renzi per dare una spallata all'evasione fiscale in materia di versamento dell'Iva, imposta sul valore aggiunto. "Purtroppo a Roma non hanno tenuto conto degli effetti negativi che la norma scaricherà ancora una volta sulle imprese italiane, specie di piccole dimensioni, come le aziende artigiane" - commenta Ennio Piovesan, presidente del Mandamento Confartigianato di Treviso. "Non nascondo che nel nostro ambiente siamo molto preoccupati, poiché prevediamo che i due meccanismi faranno aumentare i crediti Iva degli imprenditori, drenando liquidità e peggiorando ulteriormente la situazione finanziaria delle aziende. Un'autentica stangata per le PMI! Di fatto, osserviamo che questa nuova Legge di Stabilità contiene poche semplificazioni e tanti appesantimenti per il sistema impresa".

Per aiutare gli artigiani a fare luce sulla Legge di Stabilità 2015 e sulle principali novità che comporta per le aziende, Confartigianato Mandamento di Treviso organizza un incontro pubblico di approfondimento ed informazione fiscale, aperto anche a non associati al sistema Confartigianato, che si terrà lunedì prossimo 09 marzo alle ore 20.30 presso il BHR Hotel Treviso (in via Postumia Castellana, 2 - Quinto di Treviso). Interverranno sul tema Dario Marzola (commercialista, consulente di Confartigianato Treviso) ed Andrea Mestriner (responsabile Ufficio fiscale di Confartigianato Mandamento di Treviso).

Lo Split payment riguarda le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate dalle imprese nei confronti di enti pubblici e Pubbliche amministrazioni. Quest'ultimi, da gennaio scorso, versano l'Iva direttamente all'Erario. Cosa comporta questo concretamente per un'impresa artigiana? Significa che, terminata un'attività, una manutenzione, un servizio o una fornitura di beni ad un ente pubblico, l'azienda emette fattura con Iva, che dovrà essere versata all'Erario dal committente pubblico. In tal modo, l'impresa non incassa più l'Iva e quindi ha una minore disponibilità di cassa. Inoltre, sempre per tale meccanismo (e soprattutto per le imprese che operano prevalentemente con la Pubblica amministrazione), non è più possibile compensare l'Iva, andando presumibilmente a credito.

Il Reverse charge, il cosiddetto sistema di inversione contabile, derogando alla disciplina generale sull'Iva, trasferisce gli obblighi di assolvimento dell'imposta dal cedente all'acquirente/committente. Fino allo scorso dicembre il meccanismo era impiegato solo nei subappalti del settore costruzioni, mentre oggi il Reverse charge è stato esteso anche ai servizi di pulizia, installazione di impianti, demolizione e completamento di uffici. Nel solo Mandamento Confartigianato di Treviso sono centinaia le imprese interessate da questo appesantimento gestionale.

www.artigianonline.it

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