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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Gorgo al Monticano

Delitto Pelliciardi, la "villa degli orrori" non è più in vendita

Ritirata dal mercato la casa dove, il 21 agosto del 2007, i due coniugi, assunti come custodi cinque mesi prima, vennero trucidati da una banda di malviventi che cercava denaro contante

La "villa degli orrori" non è più in vendita. L'offerta per l'immobile di Gorgo al Monticano, nella cui dependance, quindici anni fa, vennero trucidati i coniugi Guido Pelliciardi, di 67 anni, e Lucia Comin, 61enne, è stata ritirata ieri mattina 30 maggio dai proprietari, la famiglia Durante. Troppo il clamore mediatico suscitato dalla messa sul mercato della grande casa, 462 metri quadrati d'interni e 6 mila metri di parco, immersa nella campagna trevigiana.

«Questa storia - commenta Daniele Pelliciardi, figlio della coppia massacrata a colpi di spranga la notte del 21 agosto del 2007 - si chiude come è iniziata. Quella casa è rimasta disabitata per 15 anni e le serrande continueranno a rimanere abbassate chissà per quanto tempo ancora, visto che la proprietà non ha bisogno di capitalizzare in fretta. Appena ho saputo che era sul mercato ho pensato ad un intervento delle istituzioni, che acquisissero l'immobile per trasformarlo in qualcosa che servisse alla comunità: un centro di recupero, una casa famiglia, un rifugio per le vittime di violenza domestica. E' un appello che rifarei più che volentieri, alla Usl come anche alla Provincia, anche se so che difficilmente potrà realizzarsi il sogno di vedere sorgere qualcosa di positivo lì dove dove si è consumato il male assoluto».

«Si è riaperta un ferita che si pensava potesse essere almeno in parte rimarginata - spiega una persona vicina alla famiglia - e invece il tam tam che ha accompagnato l'offerta, sui giornali e i siti internet locali, ha indotto i Durante a fare un passo indietro. Per ora la villa non è più in vendita, se ne riparlerà forse in futuro".

I Pelliciardi, assunti da 5 mesi come custodi, vennero assassinati perchè Artur Lleshi, 33enne, ritenuto l’esecutore materiale, morto suicida in carcere nel dicembre dello stesso anno, Naim Stafa, oggi 48enne, l’ideatore del colpo, che era uscito di prigione un anno prima grazie all'indulto, e il romeno George Alin Bogdaneanu, 35enne, considerato il basista della banda, sapevano che i proprietari erano in ferie ma che nella villa c'erano un sacco di soldi. E i Pelliciardi avrebbero avuto le chiavi della cassaforte dove veniva tenuto il denaro contante. Ubriachi e storditi dagli stupefacenti, i malviventi, tutti condannati salvo un ipotetico quarto uomo che non è mai stato identificato, fuggirono con un bottino di 600 euro e un paio di telefonini.

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