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Lunedì, 4 Dicembre 2023
Cronaca

"Il diabete...non è una gara" - Progetto Tour 2016

Stanno percorrendo l'Italia in bicicletta, da Tivoli a Treviso per un totale di 1200 km in otto giorni; sono 6 atleti diabetici e partecipano al progetto Tour 2016 "IL DIABETE…non è una gara". Sono partiti da Tivoli il 3 settembre ed arriveranno a Treviso il 10 settembre 2016.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

Stanno percorrendo l'Italia in bicicletta, da Tivoli a Treviso per un totale di 1200 km in otto giorni; sono 6 atleti diabetici e partecipano al progetto Tour 2016 "IL DIABETE…non è una gara". Sono partiti da Tivoli il 3 settembre ed arriveranno a Treviso il 10 settembre 2016.

Nato da un'idea di Francesco Zazza (diabetico e padre di un bambino diabetico, insieme con altri colleghi ciclisti dell' ASD UV Tivoli il progetto prevede la raccolta di informazioni e materiale riguardo la situazione diabetologica delle regioni toccate dal tour ed in particolare alle finalità ed operatività delle associazioni dei diabetici, alle gare per la fornitura dei presidi per diabetici ed alle problematiche per la fornitura degli stessi. Il progetto ha potuto concretizzarsi con il supporto di Feder Diabete Lazio di ALAT affiliata ANIAD, dei "Falchi di Tuxon" di Dosson (TV) squadra di ciclismo dilettantistico che porta sulle maglie un cuore con il messaggio "Il diabete si vince insieme". Il progetto ha potuto avvalersi della collaborazione dell' Associazione Nazionale di Assistenza Sociale sezione di Bonavigo (VR) che organizzerà l'ospitalità durante la tappa veronese.

Gli atleti, tutti amatori, incontreranno le associazioni nei luoghi di arrivo con l'intento di coinvolgere a livello sociale chi vive quotidianamente questa patologia, ma anche chi la conosce poco o non la conosce affatto.

Dalla scoperta dell'insulina ad oggi c'è stato un lungo percorso fatto di innovazione che ha portato i diabetici ad essere "persone con diabete", ma principalmente persone. Purtroppo ragioni economiche potrebbero ribaltare tutto e far ritornare indietro il diabete, e la persona con diabete tornerebbe ad essere "un diabetico".

Millantate ragioni di evidenze scientifiche e cliniche possono mascherare ragioni di mero risparmio economico e modificare totalmente i piani di cura e la fornitura dei presidi alle persone con diabete senza peraltro conteggiare la possibilità che modifiche del compenso metabolico e del benessere psicofisico della persona con diabete possano aumentare la possibilità di un aggravamento nel tempo. Il DIABETE…non è una gara, soprattutto non è una gara al massimo ribasso.

Attraverso il Tour, Francesco Zazza e i suoi compagni ciclisti sperano di poter sensibilizzare, o almeno di portare all'attenzione dei media e degli Italiani il problema del diabete, ancora oggi "questo sconosciuto" e dell'utilità dello sport che oramai è diventato parte integrante della terapia del diabete. Inoltre vogliono sottolineare il fatto che la cura deve essere costituita e garantita da specifici e certificati presidi, soprattutto da quelli ritenuti più adatti alle esigenze della specifica persona con diabete.

Dovremo attendere qualche settimana per poter ascoltare dalla viva voce dei partecipanti al Tour i risultati della loro ricerca; conosceremo quanta diversità unisce l'Italia nella cura della malattia diabetica.

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