"O ti licenzi o salta il matrimonio": impiegata ricattata perché incinta
La donna, di Pieve di Soligo e impiegata in una ditta di Farra, sarebbe stata pedinata e ricattata dai suoi datori di lavoro, che avrebbero minacciato di far saltare il suo matrimonio se non avesse rassegnato le dimissioni
Per indurla a licenziarsi avrebbero messo alle calcagna della loro impiegata addirittura un investigatore privato, minacciandola di farle saltare il matrimonio se non si fosse dimessa di sua spontanea volontà.
Questa l'accusa a carico di due coniugi titolari di una ditta di Farra di Soligo e un investigatore privato di Conegliano, da loro assoldato. Secondo quanto contestato dagli inquirenti, nel 2009, il trio avrebbe ripetutamente minacciato un'impiegata della ditta, residente a Pieve di Soligo, rea di essere rimasta incinta quando aveva ottenuto un contratto a tempo indeterminato.
La donna si trovava in malattia e aveva da poco annunciato il suo stato di gravidanza. I datori di lavoro, con il supporto dell'investigatore, avrebbero detto all'impiegata di essere in possesso di elementi compromettenti, che avrebbero potuto rovinare il suo matrimonio e che sarebbero pervenuti al marito se non avesse rassegnato le sue dimissioni.
La presunta vittima ha quindi sporto denuncia e i datori di lavoro e il detective privato sono finiti a processo. Gli imputati contestano la ricostruzione degli inquirenti e la versione dell'impiegata, tanto che non hanno chiesto riti alternativi.