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Cronaca Montebelluna

Orti urbani a Montebelluna, già 30 famiglie hanno aderito

Inaugurano sabato alle 10. Sono stati predisposti 54 lotti, di cui 29 sono già stati assegnati. Rivolto a chi non dispone di terreni

MONTEBELLUNA 54 lotti predisposti e una trentina di famiglie che hanno già aderito. Inaugureranno sabato 27 giugno gli orti urbani di Montebelluna, un progetto realizzato in vicolo Martiri Giuliani e Dalmati (detti anche “di Via dei Soster” in quanto via che contorna l’area) su un’area di 4473 mq, prima adibita a verde pubblico ma poco utilizzato. La possibilità di coltivare l’orto è concessa a tutti coloro che non hanno disponibilità di un terreno e che risiedono nel Comune di Montebelluna da almeno un anno. 

Hanno precedenza le persone con un nucleo familiare più numeroso, i disoccupati con famiglia carico, vedovi/e e separati/e e divorziati/e con figli a carico e chi ha un reddito famigliare inferiore alla soglia limite 14.000 euro. “Ringrazio vivamente il consigliere Flavio Bacchiega – spiega il sindaco di Montebelluna, Marzio Favero - che ha avviato questa iniziativa quando ancora era consigliere di minoranza e che poi ha seguito con grande attenzione e caparbietà. Oggi tutto l’impegno riposto si sta rivelando vincente visto che oltre la metà dei lotti è già stata assegnata e l’interesse è crescente. Dopo le prime discussioni si è arrivati ad approvare il progetto e il merito nell’aver innescato questa riflessione va al consigliere Bacchiega che, con lungimiranza, ha posto questo tema all’attenzione del consiglio comunale e della giunta andando in pressing per anni perché fosse realizzato, individuando un’area idonea per questa attività e suggerendo le modalità per dare qualità alla compresenza degli orti nel medesimo spazio al fine di trasformarlo anche in luogo dalle relazioni sociali.

Questo ha attivato anche successive riflessioni che hanno portato anche all’altra interessantissima esperienza degli orti solidali, complementari rispetto agli urbani, recentemente inaugurati, gestiti da persone mediamente più giovani che portano avanti un’esperienza comunitaria e di solidarietà. Sono già 29 gli orti assegnati sui 50 circa, a dimostrazione della bontà dell’iniziativa sulla quale qualcuno aveva espresso scetticismo e che invece si sta rivelando davvero interessante anche come motore di relazioni sociali: il fatto di frequentare lo stesso luogo e coltivare l’uno affianco all’altro consente di riscoprire anche il senso della parola comunità. L’inaugurazione è prevista per sabato alle 10.

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