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Sabato, 23 Settembre 2023

Miriam, scarcerato il 23enne: per lui obbligo di dimora e il divieto di uscire da casa di notte

La tragedia di Halloween, parla il Procuratore della Repubblica di Treviso, Marco Martani. Alessandro Giovanardi avrebbe assunto cannabinoidi nelle 24 ore antecedenti all'incidente costato la vita alla studentessa 22enne. Nel pomeriggio di oggi, 3 novembre, si è tenuta in carcere l'udienza di convalida del fermo

«Le tracce di cannabinoidi nel sangue non possono rifarsi a giorni prima dell'incidente perchè i residui dell'assunzione non restano così a lungo. Se il ragazzo, come dice, non ha "fumato" la sera antecedente la tragedia certamente deve averlo fatto nelle ore immediatamente precedenti. E l'effetto dello stupefacente permane molto tempo dopo».

Il Procuratore di Treviso Marco Martani traccia una linea di demarcazione fra la verità dell'indagato e quella che, nelle ipotesi della Procura, sarebbe una delle aggravanti (appunto l'uso di stupefacenti, mentre le altre sono l'alta velocità e il fatto di essere stato trovato positivo all'alcol test) a carico di Alessandro Giovanardi, il 23enne che alle prime luci dell'alba del 1 novembre ha travolto e ucciso, a Pieve del Grappa, la studentessa 22enne Miriam Ciobanu, che si trovava a piedi lungo via Vittorio Veneto.

Il Procuratore, fra l'altro, ha detto che «nel corso di una riunione informale con i sostituti, ho proprosto che la richieste di pena nel caso di gravi violazioni al codice della strada debbano essere inasprite e portate verso il massimo edittale».  «Io - ha precisato Martani - sono da sempre un sostenitore del fatto che questi problemi non si risolvano con un aumento qualitativo delle pene, ma qualche cosa bisogna pure fare. Nel rispetto delle leggi in vigore ho fatto quindi una proposta che può valere come una sorta di deterrente di ultima istanza. L'ho già detto: il numero di incidenti provocati da una guida imprudente, sia essa per velocità, uso dei telefonini, assunzione di droga o di alcol, oramai ha assunto le proporzioni di una vera e proprio piaga sociale. E' soprattutto una problema di educazione e di rispetto per la vita, sia la propria che quella degli altri». 

Intanto il gip Cristian Vettoruzzo ha accolto le richieste della Procura sulla misura cautelare. A Giovanardi è stato applicato l'obbligo di dimora nel comune di San zenone degli Ezzelini, con il divieto di uscire di casa tra le 19,30 della sera e le 5,30 del mattino. Il giudice ha inoltre autorizzato una deroga per permettere al giovane di raggiungere il posto di lavoro.

Il ragazzo ha peraltro risposto alle domande del giudice, ribadendo di non essersi accorto di Miriam se non dopo l'impatto. Alessandro, che è ancora in uno stato di profonda propstrazione, ha lasciato ieri sera il carcere di S. Bona 

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