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Incidenti stradali Vittorio Veneto / Via Francesco Saverio Grazioli

Constantin Milostenau, il pirata della strada guidava una Grande Punto

Proseguono le indagini per rintracciare l'automobilista che domenica sera ha falciato l'imprenditore di origini romene a Vittorio Veneto. Luca Zaia si unisce all'appello del figlio

Nel Vittoriese continua la caccia al pirata della strada che domenica sera ha falciato Costantin Milosteanu, imprenditore 44enne di origini romene.

Grazie ai frammenti del fanale anteriore della vettura che ha investito e ucciso Milostenau, recuperati dai carabinieri, è stato possibile risalire al modello dell'auto. Si tratterebbe di una Fiat Grande Punto e apparterrebbe, secondo le ipotesi degli investigatori, a un residente della zona.

Secondo le immagini delle telecamere, infatti, il pirata dopo l'impatto si sarebbe diretto verso il centro di Vittorio Veneto.

L'INCIDENTE - La tragedia è avvenuta intorno alle 18.30 del 23 febbraio scorso. Milostenau era uscito per comprare delle sigarette, poco distante da casa, in via Grazioli. Qui è stato investito da uno sconosciuto, che è fuggito a tutta velocità senza fermarsi a prestare soccorso.

L'APPELLO - Il figlio della vittima, Claudiu, ha lanciato un appello all'investitore, affinché si costituisca. Al giovane si è unito anche il presidente della Regione, Luca Zaia: “Nei nostri territori, da sempre, sono radicati con forza i valori della lealtà, della responsabilità e dell’onestà per questo mi auguro che il presunto responsabile di quanto successo si faccia avanti al più presto. Si tratta di un atto di civiltà e di rispetto nei confronti dei famigliari della vittima a cui vanno le mie condoglianze più sincere”.

“Come sempre – ha proseguito Zaia – le forze dell’ordine stanno dimostrando impegno e professionalità e sono certo che faranno chiarezza su quanto accaduto individuando il colpevole anche se non dovesse farsi avanti di sua spontanea volontà. È un comportamento quello di chi non ammette le proprie responsabilità che nulla ha a che vedere con chi vive in Veneto e con la società moderna e civile di cui siamo un ottimo esempio”.

Mi unisco all’appello di Claudiu, che sta vivendo momenti di profondo dolore per la perdita del padre e che merita di conoscere la verità. Mi auguro - ha concluso il governatore - che chi ha sbagliato si costituisce e metta la parola fine a questa triste vicenda”.

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