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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Casale sul Sile / Viale delle Industrie

Casale sul Sile: operaio cade in un silos della SuperBeton

Incidente sul lavoro nella mattinata di venerdì 6 agosto in Viale delle Industrie. Un 30enne di Giavera del Montello è stato soccorso dai vigili del fuoco e dal Suem 118. Non è in pericolo di vita

Incidente sul lavoro alla SuperBeton di Casale sul Sile: poco dopo le 10.20 di venerdì mattina, 6 agosto, un dipendente al lavoro su un'impalcatura è caduto da un'altezza di nove metri in uno dei silos dell'azienda di Viale della Industrie.

Sul posto si sono precipitati i vigili del fuoco che hanno eseguito con successo il difficile recupero dell'operaio con tecniche Saf (Speleo Alpino Fluviali) in collaborazione con il personale del Suem 118. N.F., 30enne italiano residente a Giavera del Montello e dipendente di un'officina esterna, stava eseguendo dei lavori di manutenzione su un trasportatore a nastro quando ha perso l'equilibrio rimanendo incastrato nel silos dopo un volo di circa nove metri. Ricoverato in pronto soccorso al Ca' Foncello di Treviso, l'operaio non è in pericolo di vita ed è sempre rimasto cosciente durante le operazioni di soccorso. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri e il personale dello Spisal per ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente. Quello di oggi è l'ennesimo incidente sul lavoro registrato in provincia di Treviso negli ultimi mesi: solo due settimane fa, il 22 luglio, Aziz Diop, operaio di soli 23 anni, aveva perso la vita mentre lavorava alle Fornaci Grigolin di Ponte della Priula.

I commenti

«Di fronte all’ennesimo incidente sul lavoro ribadiamo la necessità di un inasprimento delle pene per quei datori di lavoro che non rispettano le norme sulla sicurezza e non attuano tutti i necessari interventi per la prevenzione e la protezione delle lavoratrici e dei lavoratori. Continueremo con le mobilitazioni per tenere alta l’attenzione su questa emergenza nazionale e del territorio». Queste le parole del segretario generale della Cisl Belluno Treviso, Massimiliano Paglini dopo l’ennesimo incidente sul lavoro alla Superbeton di Casale sul Sile, azienda del Gruppo Grigolin. «L’azienda dopo l’incidente mortale dello scorso 21 luglio- afferma Paglini - ci aveva assicurato collaborazione massima e ampia disponibilità a migliorare i sistemi di sicurezza, ma ad oggi non abbiamo sentito nessuno, non vorremmo fossero ancora una volta le solite vuote e sterili buone intenzioni di circostanza. Lo stiamo dicendo in ogni luogo e con tutti i mezzi: la sicurezza sul lavoro va messa in cima alle priorità di aziende, datori di lavoro e istituzioni. Si deve raccogliere il monito lanciato nei giorni scorsi dal Presidente della Repubblica facendo seguire azioni e provvedimenti certi».

Sull’ennesimo incidente interviene anche Marco Rossitto, della Filca Cisl Belluno Treviso, la federazione di categoria che segue il settore dell’edilizia e delle costruzioni. «Essendo il nostro, come altri, un settore ad alto rischio, - spiega il sindacalista - va in primo luogo potenziata la formazione dei lavoratori. Spesso le aziende si affidano a enti erogatori di formazione diversi dalla Scuola edile, che è l’ente bilaterale dell’edilizia deputato all’organizzazione di corsi certificati e di alto livello. Dalla scarsa formazione può dipendere anche la mancata percezione dei rischi, mentre a precise scelte datoriali sono legati ritmi di lavoro a volte eccessivi, soprattutto in questo periodo frenetico, con la ripresa determinata anche dal bonus del 110%. I cantieri sono critici perché sono ambienti di lavoro che cambiano ogni giorno. Come Filca chiediamo un aumento del numero degli ispettori per un potenziamento dei controlli nelle aziende, ma anche un intervento immediato da parte del legislatore per varare i decreti attuativi necessari per rendere operativa da subito la patente a punti per le aziende, strumento fondamentale per verificare il livello di rispetto delle normative sulla sicurezza da parte delle imprese».

Andrea Zanoni, consigliere regionale del Pd, ha presentato un'interrogazione a Palazzo Ferro Fini per ribadire la necessità di interventi urgenti da parte delle istituzioni: «Da tre mesi siamo in attesa di risposte dalla Giunta Zaia sul potenziamento degli organici Spisal: nel frattempo si continua a morire di lavoro, ben 10 vittime nella sola provincia di Treviso da inizio anno, a cui si aggiungono più di 4mila infortuni. Sono numeri tremendi, la Regione ha il dovere di intervenire con una decisa azione di sensibilizzazione e formazione alla sicurezza, rivolta sia ai lavoratori che alle imprese, oltre a rafforzare le attività di controllo. È inutile piangere queste morti se non si fa abbastanza per evitarle, sono lacrime di coccodrillo».

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