Incidenti stradali nella Marca, morti in calo nel 2012
Migliorano i dati sugli incidenti stradali sulle strade della Marca trevigiana, dal 2011 al 2012. Aumentano però i casi di ciclisti feriti e uccisi nei sinistri
Diminuiscono i casi di incidenti mortali sulle strade della provincia di Treviso. A dirlo il Centro Monitoraggio Provinciale sull'incidentalità stradale, presentato martedì al Sant'Artemio.
Dallo studio annuale emerge un calo del 1,45% di decessi stradali (68 vittime) rispetto al 2011, così come è diminuito il numero di sinistri mortali (meno 4,76%) e con feriti (meno 1,23%, 3514 feriti in 2448 incidenti).
Sono invece in continuo aumento gli incidenti che hanno ciclisti come vittime. Sono stati 15 i morti nel 2012, cinque volte di più rispetto al 2010 (3 vittime).
Dalle statistiche emerge inoltre che il maggior numero di incidenti avviene per fuoriuscita isolata di veicolo in rettilineo (20 casi nel 2012), soprattutto fuori dai centri abitati, sebbene il numero di sinistri sia sceso sia sulle strade urbane che extraurbane.
Le arterie più pericolose si confermano quelle statali, con 6,56 incidenti mortali ogni 100 chilometri. Il dato comunque è in calo rispetto agli anni precedenti, mentre si è registrato un aumento di incidenti mortali, rispetto al 2011, lungo le provinciali, le comunali e le autostrade.
Lo studio rileva, poi, come il numero di incidenti sia tendenzialmente sceso da quando è stato avviato il Progetto Sicurezza Stradale della Provincia di Treviso, nel 1998. A parte l'eccezionale numero di morti registrato nel 2002 (161), il dato è andato sempre migliorando, toccando il numero più basso di vittime proprio nel 2012 (68).
"Tenere sotto controllo le statistiche ci aiuta a capire meglio come affrontare i problemi e come intervenire - ha commentato Leonardo Muraro, presidente della Provincia di Treviso – Infatti, dai dati emerge che gli incidenti più gravi non sono avvenuti mai due volte nello stesso punto. Questo testimonia che laddove siamo intervenuti, siamo riusciti a risolvere le problematicità. E nonostante le risorse economiche diminuite e i vincoli del Patto di Stabilità la nostra attenzione e l’impegno sul fronte della sicurezza stradale non viene meno”.
