Muraro riceve i Forconi: "Faremo ricorso per i suicidi di stato"

TREVISO -  Il presidente della Provincia di Treviso Leonardo Muraro, dopo un incontro informale avvenuto martedì sera, ha ricevuto venerdì in Provincia alcuni rappresentanti dei presìdi del “Movimento 9 dicembre”. Nel corso dell’incontro i rappresentanti del movimento hanno dato lettura di un documento nel quale, dopo aver ringraziato l’intento della Provincia “di dare voce e spazio a un disagio, che oramai è diventato una piaga nazionale”, annunciano che nei prossimi giorni prenderanno contatto con le famiglie di tutti i “suicidi di Stato” e li convinceranno a dar loro il potere di rappresentarli; nomineranno una equipe di avvocati e chiederanno di istruire un ricorso da presentare alla Corte Europea, o comunque alla competente giurisdizione europea”. Inoltre, sempre nel documento del movimento si legge che si “condanna lo Stato a risarcire le famiglie degli imprenditori, dei disoccupati e delle persone che non vedendo più un futuro per sè e per i propri figli si sono tolte la vita”.

A fine incontro il movimento ha chiesto al presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro di incontrarsi nuovamente tra 10 giorni, per un confronto e per parlare di “questa e di altre iniziative ed azioni del Movimento 9 dicembre”. Il presidente Muraro, dopo aver ascoltato con attenzione le richieste e gli obiettivi che hanno dato vita al “Movimento 9 dicembre” ha detto loro che darà sostegno nei limiti delle competenze istituzionali della Provincia di Treviso, spiegando che ha ben presente i disagi degli imprenditori, dei tanti lavoratori e soprattutto delle famiglie: “In Provincia vediamo ogni giorno arrivare numerose persone ai CPI (Centri per l’Impiego) per chiedere un lavoro. Solo nel 2013 sono stati oltre 100.000 (centomila) gli accessi agli sportelli dei centri per l’impiego ed è un numero da paura! Inoltre, fino a qualche anno fa, partecipavamo a circa una vertenza al mese, ora, i tavoli di mediazione,  sono diventati quasi uno al giorno.  La preoccupazione è che, di questi tempi, l’incertezza del ruolo degli enti pubblici e della loro autonomia e capacità di reperire le risorse per gli interventi finanziari è sempre più gravemente offesa e compromessa”.