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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Paese

Inghiottito dalle acque della cava, entro l'estate la verità sulla morte di Mauro Libralesso

Sul corpo del 33enne, residente a Morgano, è stata svolta l'autopsia che ha confermato il decesso per annegamento. Ma c'è attesa per i test tossicologici e istologici che sono stati disposti e che saranno pronti fra due mesi

Annegamento. Questo l'esito dell'autopsia sul corpo di Mauro Libralesso, il 33enne inghiottito dalle acque del "Lago Azzurro" di Paese nella notte tra venerdì e sabato scorsi. Il post mortem si è limitato ad accertare le ragioni del decesso ma per conoscere le cause di quella che appare essere stata una congestione, bisognerà aspettare fin dopo l'estate, quando saranno pronti gli esiti degli esami tossicologici ed istologici che sono stati disposti.

Mauro era arrivato al "Lago Azzurro" venerdì sera dopo cena, intorno 23 di venerdì. Ad aspettarlo sulle rive dello specchio d'acqua, che è riservato alla pesca sportiva, c'erano i cinque amici che avevano appena terminato una grigliata. Come loro era entrato al "lago" utilizzando il cancello principale, che malgrado le raccomandazioni  del Comune, rimane aperto anche di sera.

Mauro conosceva bene quelle rive: ci andava spesso, per rilassarsi in mezzo alla natura, quando aveva del tempo libero dal lavoro e aveva persino l'abitudine di dormire in riva alla cava, dentro una piccola tenda. «Vi faccio vedere chi sa nuotare qua» aveva detto, scherzando. «Faceva sempre così - racconta uno degli amici - era un burlone, fingeva di essere in difficoltà per poi tornare a galla. Gli piaceva far ridere ma questa volta era tutto terribilmente vero e serio».

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