Continuano ad arrivare in tutto il Veneto lettere dell'Inps che denunciano posizioni irregolari da parte dei pensionati e chiedono rimborsi.

Non si è ancora spenta la polemica tra Federcontribuenti e l'istituto previdenziale sul presunto avviso recapitato anche a Massimiliano Uccello e Daniela Venturato, la coppia suicidatasi a Montebelluna lunedì, e già emerge un nuovo caso eclatante.

Destinatario di una lettera da infarto è Antonio Sanson, 62enne di San Vendemiano, che dopo 40 anni di lavoro e sette di pensione si vede chiedere dall'Inps oltre 56mila euro, da versare entro sei giorni.

"La informiamo che nel periodo che va dal 01/01/2006 al 31/05/2012 sono stati pagati 56.572,04 euro sulla sua pensione per i seguenti motivi: trasformazione di pensione da provvisoria e definitiva", recita la missiva dell'Inps, accompagnata da un bollettino precompilato per effettuare il versamento entro il 15 gennaio 2013.

Per poco Sanson non si è sentito male: dove trovare tutti qui soldi in così poco tempo? E soprattutto, perché pagarli?

Il pensionato, ex meccanico, si è quindi rivolto al sindacato e alla Life, l'associazione dei liberi imprenditori federalisti europei di cui è socio. Secondo il sindacato si tratterebbe di un errore e Sanson non avrebbe da preoccuparsi, perché ha sempre versato i contributi.

Ma il 62enne non dorme sonni tranquilli. A sconcertarlo sono soprattutto le modalità con cui ha agito l'Inps: non una telefonata, nessun preavviso. Solo un bollettino lasciato nella cassetta delle lettere, come se pagare 56mila euro in sei giorni fosse la cosa più naturale del mondo.