rotate-mobile
Cronaca Via Serenissima

L'INTERVISTA Africa Unite, di nuovo insieme con Babilonia e Poesia

Lo storico gruppo, fondatore del raggae in Italia, suonerà venerdì all'Home Festival il repertorio che nel 1993 l'ha portato al successo

“Siamo pronti a salire sul palco dell’Home Festival per il secondo anno consecutivo. Nel 2012 è stata un’esperienza gratificante, siamo convinti che anche venerdì sera il pubblico ballerà e si divertirà con noi”. A dirlo è Bunna, leader dello storico gruppo Africa Unite che si esibirà con un repertorio di ben vent’anni fa, quello che li ha portati al successo, per una data a Treviso all’interno del Tour Babilonia e Poesia. Un disco che nel 1993 ha portato questa band al vero successo, a fare musica anche all’estero: “L’idea è nata chiacchierando, ci siamo sempre incontrati durante questi anni in cui, chi più chi meno, abbiamo preso strade musicali diverse (c’è chi ha fondato i Subsonica e chi i Bluebeaters) – spiega Bunna – ma la stima reciproca non è mai venuta a mancare. Abbiamo avuto voglia di ritrovarci e di condividere un disco che ci ha portato fortuna e che, soprattutto, ha segnato il passaggio dalla composizione in inglese a quella in italiano”.

HOME FESTIVAL: IL PROGRAMMA DI VENERDI'

Si sono ritrovati a provare insieme prima di un concerto e il loro rinnovato progetto ha avuto molto successo, esattamente come vent’anni fa: “Siamo molto gratificati perché il pubblico ha apprezzato, sia quello che ha ballato insieme a noi che i più giovani. Dal primo momento in cui ne abbiamo parlato ci siamo trovati d’accordo e abbiamo stupito i nostri fan”.

Gli Africa Unite si esibiscono anche all’estero, “anche se spesso il nostro pubblico è prettamente italiano – continua Bunna -. La vera differenza è che fuori dall’Italia gli spettatori, anche se non ti conoscono, ti ascoltano con la stessa attenzione di chi conosce a memoria le tue canzoni. Nel nostro paese manca un po’ di curiosità”.

Considerati i fondatori del raggae in Italia, il nome Africa Unite è ispirato all'omonimo pezzo di Bob Marley: “Marley mi ha subito catturato – se dovessi pensare a una canzone che avrei voluto scrivere, di certo sarebbe Them Belly Full. Ha quarant’anni ma è come se fosse stata scritta oggi. Marley ha saputo descrivere in maniera perfetta la divisione delle ricchezze nel mondo, una differenza che non è mai equa. Ci sono quelli con la pancia piena e chi, invece, muore di fame”.

E li vedremo insieme, ancora una volta, in un’esibizione che riporta indietro nel tempo, che farà riaffiorare i ricordi per chi già li conosce, ma che farà ballare e cantare ugualmente anche quelli che li ascolteranno per la prima volta. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'INTERVISTA Africa Unite, di nuovo insieme con Babilonia e Poesia

TrevisoToday è in caricamento