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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Centro

Alex Britti torna a Treviso in nome dell'amore: "Suonare è come stare insieme a una donna"

Protagonista assoluto della serata di lunedì 24 luglio a Suoni di Marca, il chitarrista romano divenuto papà da pochi giorni ha presentato i brani del suo nuovo album. In apertura i La Rua

TREVISO Ha sfidato il diluvio sceso in città nel primo pomeriggio, ha dovuto fare i conti con una serie di inconvenienti tecnici tra cui la rottura dei principali maxischermi del festival colpiti da un fulmine ma, nonostante tutto questo, Alex Britti è riuscito comunque a esibirsi sul palco di Suoni di Marca.

Una serata che, come previdibile, ha registrato il pienone di spettatori, accorsi in migliaia anche da fuori provincia per assistere allo show gratuito del chitarrista romano. Scongiurato il rischio maltempo (ma con numerosi disagi per gli spettatori arrivati dopo le 20,30), la serata si è aperta sulle note dei La Rua, giovane band di Ascoli Piceno, venuta alla ribalta per le partecipazioni televisive al Festival di Sanremo e, più recentemente, ad Amici di Maria De Filippi. Nel backstage, il frontman Daniele Incicco si racconta ai nostri microfoni partendo dalla presentazione del loro breve, ma intenso, concerto trevigiano, pieno di carica ed energia, con una grande attenzione e cura per le percussioni usate per accentuare il lato più ritmico del loro giovane sound pop/folk. La televisione la vedono come una meravigliosa arma a doppio taglio: ne sono grati per il successo che ha regalato loro ma, allo stesso tempo, ne riconoscono anche la grande pericolosità mediatica. A Treviso e alla nostra provincia, Daniele Incicco è particolarmente legato visto che in passato, prima di dedicarsi completamente alla musica, ha lavorato per ben dieci anni come tecnico bancomat in molte filiali del Credito Trevigiano. Un'esperienza che professionalmente lo ha aiutato molto. Per adesso i La Rua continuano il loro percorso artistico, lavorando su un'importante ricerca individuale che possa portarli un giorno a trovare il giusto equilibrio come band. Tanti i concerti vissuti come gruppo spalla di molti artisti italiani e internazionali, ma quando gli si chiede con chi vorrebbero esibirsi in futuro, ci salutano citando alcuni nomi non proprio vicinissimi al loro genere: "Da Fabrizio Moro a Elisa, passando per Emma Marrone. Anche se il nostro sogno irrealizzabile sarebbe stato quello di condividere il palco con il grande Rino Gaetano".

Dopo di loro, è toccato alla chitarra inconfondibile di Alex Britti accendere il pubblico di Suoni di Marca. Nel retropalco, prima dell'inizio del concerto, il chitarrista romano è intento a muovere a memoria le dita sulle corde della sua Gibson elettrica, quasi come se la chitarra fosse diventata un'estensione del suo corpo. Affabile e disponibile, Britti è diventato padre da appena un mese e ci racconta come la paternità stia influendo in modo sensibile sulla sua musica. Già alla fine del concerto di Suoni di Marca partirà alla volta di Bologna per poi raggiungere Roma nelle prime ore della mattinata di martedì, in modo da stare il più possibile vicino alla sua famiglia. "Siamo musicisti, ma anche noi in fondo siamo esseri umani!" esordisce divertito il musicista. In nome dell'amore è il titolo del suo ultimo disco, un album uscito in due volumi in cui Britti ha provato a raccontare a modo suo uno dei sentimenti più universali al Mondo. "Non mi sono ispirato a un artista o a delle band in particolare. Per scrivere questo disco ho semplicemente deciso di raccontare e mettere in musica i sentimenti che provavo dentro di me. C'è un pizzico di blues ma anche diverse influenze rock contaminate con il pop italiano più classico". E proprio parlando di unione tra generi musicali è impossibile non soffermarsi sulla carriera parallela che Britti ha intrapreso da alcuni anni come produttore discografico. "La musica italiana di oggi non ha più distinzioni e confini così netti come un tempo. L'indie è diventato mainstream e il pop da classifica non può più fare a meno dell'utilizzo dei social network per avere successo" spiega l'artista. "In mezzo a tutto questo io e la mia etichetta indipendente cerchiamo di produrre e dare spazio ad artisti con cui provo una certa affinità nonostante magari suonino un genere lontano dal mio. Una componente fondamentale perché io possa collaborare con loro è senza dubbio il fatto di stimarli come persone e trovarmi bene insieme a loro. Funziona così anche con i musicisti della mia band. Suonare per me è come vivere insieme a una donna: non basta che sia bella e attraente a livello fisico, deve anche riuscire a trasmetterti quelle emozioni e quei valori che tu stesso condividi per costruire una vita insieme e trovarti bene insieme a lei. Lo stesso vale per la musica. Questo per me è, in fondo, il senso dell'amore". Britti non ha molti ricordi che lo leghino a Treviso: "Sono venuto qui solo per suonare e non ho mai avuto tempo di godermi bene la città. Però ricordo con grande piacere i miei concerti all'Home Rock Bar dove ho tenuto un secret show qualche anno fa e la mia data Unplugged in Piazza del Grano nel 2008. Appena ne ho l'occasione torno sempre volentieri in questa città". Ci salutiamo parlando di un'altra sua grande passione: il calcio. Grande sostenitore della Roma, gli chiediamo cosa ne pensa della nuova formazione dopo l'addio al calcio di Totti e l'arrivo del nuovo allenatore: "La Roma è magggica. Non conosco benissimo il nuovo mister ma che vinca o che perda, l'amore dei veri tifosi per questa squadra resta sempre incondizionato, un po' come il mio amore per la musica". Passione incondizionata: il segreto di Britti sembra essere racchiuso proprio in queste due piccole ma importantissime parole. Qui la scaletta del concerto:

"In nome dell'amore"
"Gelido"
"Fino al giorno che respiro"
"Come chiedi scusa"
"Un attimo importante"
"Cinque petali di rosa"
"Da piccolo"
"Piove"
"Immaturi"
"Ti scrivo una canzone"
"Tra il Tevere e il blues"
"Milano"
"Se non ci sei"
"Le cose che ci uniscono"
"Fortuna che non era niente"
"Lo zingaro felice"
"Una su 1.000.000"
"Perché"
"Bene così"
"Solo una volta"
"Jazz"
"7000 caffè"
"Oggi sono io"
"La vasca"
"Baciami e portami a ballare".

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