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Cronaca Ponte di Piave

Investito al volto da schizzi di plastica bollente, assolto il legale rappresentante dell'azienda

Il 4 dicembre del 2017 Michele Manfré, socio della Proplastek di Ponte di Piave, era rimasto vittima di un brutto incidente sul lavoro. Il processo all'altro titolare, Angelo Coden, che era anche il responsabile della sicurezza, si è concluso oggi 20 marzo con una sentenza di non colpevolezza

Non ci sono elementi per formulare una condanna. Così oggi, 20 marzo, è stato assolto Angelo Coden, legale rappresentante (e responsabile della sicurezza) della "Proplastek srl" di Ponte di Piave, l'azienda di meteriali plastici dove, il 4 dicembre del 2017 era avvenuto l'incidente, fortunatamente non mortale, a Michele Manfrè, 56enne di Oderzo, al tempo socio della ditta. La Procura di Treviso gli contestava di non aver provveduto a dare all'operaio i dispositivi di sicurezza grazie ai quali l'uomo avrebbe potuto limitare i danni fisici riportati nel sinistro. Il pubblico ministero aveva chiesto la pena di una anno di reclusione.

Manfrè, che era molto esperto nel suo lavoro, stava lavorando ad un stampatrice che trasformava la plastica da liquida a solida. Mentre l'uomo era al lavoro la macchina avrebbe avuto un leggero guasto per effetto del quale si era bloccata. Quando si è avvicinato per vedere quale fosse il problema il 56enne è stato improvvisamente centrato dagli schizzi caldi, che lo hanno colpito al fronte e alla testa.

Manfrè era stato soccorso dai agli operai che avevano chiamato il Suem e i vigili del fuoco, ma per trasportare a Treviso il 56enne era stato necessario attendere l'arrivo dell'elisoccorso del Suem 118. Per i postumi dell'infortunio (fortunatamente la plastica rovente non gli aveva intaccato le vie respiratorie)  era rimasto assente dal lavoro per sei mesi.

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